Joan Mir rischia di dare un colpo abbastanza improtante alla corsa per il titolo di campione del mondo nella classe Moto3, proprio alla vigilia della lunga sosta estiva. Il pilota spagnolo porta a casa il Gran Premio di Germania sul circuito del Sachsenring, sconfiggendo in volata un leonino Romano Fenati e il suo connazionale Marcos Ramirez. Grande corsa da parte del pilota azzurro, il quale ha scelto una gomma un po' meno dura rispetto ai suoi rivali, e a due curve dall'arrivo era comunque davanti al tandem iberico, salvo lasciare strada al vincitore della corsa che ora allunga nella classifica iridata: sono 37 i punti di vantaggio di Mir su Fenati, che nel frattempo è stato capace di scavalcare Aron Canet, il quale non ha tenuto fede all'ottima pole position ottenuta ieri, chiudendo il weekend con una scivolata che gli porta un pesante zero in classifica. Chiude quarto Nicolò Bulega ed è sesto Enea Bastianini, mentre la sfortuna colpisce Tony Arbolino: il giovane azzurro si trovava in quarta piazza a otto giri e mezzo dalla fine, prima di una brutta caduta.
Parte molto bene Canet così come Arbolino, mentre è un po' più complicato lo start per Bulega. C'è un forte inserimento da parte sia di Mir che di Ramirez, i quali si mettono alle spalle il primatista delle prove. Risale in maniera ottima anche Romano Fenati che è quinto dopo le prime curve e riesce ad attaccare anche il tandem di testa in conclusione di primo giro: splendido è il suo sorpasso su Ramirez che gli vale la seconda piazza, prima dell'attacco su un Mir decisamente sorpreso. Il gruppo si sgrana leggermente mentre Romano cerca la fuga, e il gruppetto di testa viene chiuso dagli azzurri Arbolino e Bulega, i quali staccano un Canet in leggero calo. Il tandem italiano sembra perdere leggermente contatto rispetto ai primi tre mentre la gara entra nel vivo, finchè Nicolò non riesce a superare Tony per cercare di dare ritmo e per ricucire lo strappo. Nel frattempo si crea il gruppone alle spalle dei primi cinque, i quali sembrano stabilizzare le posizioni visti i tanti giri ancora da percorrere: Ramirez appare il più tarantolato e prova a dare fastidio a Mir e Fenati, mentre cerca di farsi vedere Arbolino.
Tornano improvvisamente ad infastidirsi gli uomini di testa, ed è questa una situazione che potrebbe avvantaggiare Mir, il quale si mette in testa e al riparo da contatti e attacchi. Si nota tra l'altro la differenza di passo tra Bulega e Arbolino: con quest'ultimo davanti, i tre riescono ad allungare leggermente, salvo farsi riprendere quando è Nicolò a restare davanti al suo connazionale. E mentre il poleman Canet appare in netta crisi, addirittura ai margini della zona punti, nella lotta per la vittoria c'è un Ramirez che riesce a tenersi dietro Fenati nonostante i continui attacchi dell'azzurro, mentre rimane incollata la moto del Team Sky di Bulega che si tiene dietro a propria volta Arbolino. All'improvviso sembra quasi comporsi una doppia coppia lì davanti: Fenati passa Ramirez e si mette incollato al leader della corsa, mentre anche Bulega riesce a passare il giovane spagnolo, e Arbolino sembra pagare leggermente. Alle loro spalle è evidente il passo migliore da parte di Oettl rispetto al resto del gruppone, in cui ben figura Bastianini ma che perde Canet, caduto alla Curva 12 per una ingenua scivolata.
Il tandem di testa sembra riuscire a comporsi in maniera definitiva, anche se alle soglie degli ultimi nove giri rispunta la moto di Ramirez, che si libera del tutto da Arbolino e Bulega e si rimette nuovamente in corsa per la vittoria. Proprio il giovanissimo azzurro cade in maniera maldestra, lasciando il membro del Team Sky da solo a galleggiare, mentre il terzetto di testa continua a darsi fastidio e a battagliare, con l'incognita legata alla gomma posteriore montata da Fenati. C'è un Mir che rimane lì, quasi sornione, e c'è anche un Ramirez che sembra quasi scalpitare, cercando spazio in tutte le staccate. L'azzurro decide di mettersi in terza posizione, quasi a voler far riposare le proprie gomme, mentre il giovane spagnolo cerca di infastidire il suo connazionale e lo passa alla fine del quartultimo giro. L'attacco della penultima tornata avviene invece con Mir che passa Ramirez e cerca la fuga decisiva, ma il cuore di Fenati è tale da portarlo all'attacco. Ultimo giro che inizia con Romano davanti, e forse è l'errore decisivo: Mir lo attacca alla Curva 11, lo passa e resta davanti fino alla bandiera a scacchi.