Per Jorge Lorenzo il secondo tempo nelle qualifiche odierne equivale ad una boccata d'aria dopo mesi di apnea, causata da una grande difficoltà nell'adattare il suo stile di guida, notoriamente rotondo e delicato, alla Ducati, che invece sembra richiedere una guida più fisica e aggressiva. Il maiorchino è stato in grado di battagliare per le primissime posizioni quest'oggi e per questo motivo è raggiante. Nel post qualifica dichiara che "qui sono sempre stato molto veloce, penso di essere partito 13 volte in prima fila qui. Finalmente ho trovato anche con la Ducati l'esplosività per essere in prima fila, che è quello che mi era mancato sugli altri circuiti. Peccato che nel secondo tentativo non sono riuscito a migliorare il tempo, perché iniziava un po' a chiudersi l'anteriore, ma sono molto contento. Stiamo iniziando a dare piccoli segnali di qualcosa di importante. A Jerez c'è stato il primo podio, al Mugello sono stato in testa per la prima volta e qui sono per la prima volta in prima fila. Stiamo arrivando". E' tuttavia consapevole che la gara di domani si prospetti durissima e che, prima ancora che contro gli avversari, la vera sfida sarà riuscire ad ottimizzare il rendimento delle gomme, esposte ad un consumo estremo a Barcellona: "In passato ho sempre un po' sofferto quando mancava grip, ma qui con la Ducati non siamo messi male. Qui abbiamo trovato una combinazione di gomme che ci fa soffrire un pelino meno degli altri sull'anteriore e vediamo se riusciamo a confermare questa proiezione anche domani. E' fondamentale ridurre al minimo il calo del rendimento delle gomme sia davanti che dietro, che è molto grande su questa pista, che è molto esigente sopratutto sul lato destro. Credo però che abbiamo fatto un buon lavoro e che abbiamo una buona base su quell'aspetto".
Andrea Dovizioso era arrivato a Barcellona con il morale alle stelle dopo la grande vittoria riportata nel gran premio del Mugello, ma consapevole che la pista spagnola sulla carta non sarebbe dovuta essere favorevole alla Ducati. Ma, una volta scesi in pista, gli uomini in rosso si sono prontamente resi conto che la Desmosedici sembrerebbe essere la moto che, Honda a parte, stia soffrendo meno lo scarso grip offerto dall'asfalto, cosa che sta dando seri grattacapi alla Yamaha. Dovizioso nelle qualifiche ha ottenuto il settimo tempo, una posizione di partenza non brillantissima ma nemmeno drammatica: ai microfoni di Sky, il forlivese spiega che "le FP4 sono state strane, credo che siamo stati gli unici ad utilizzare una gomma già montata nella mattina ed infatti non funzionava. Nonostante ciò, il passo non era male e si poteva anche fare meglio, abbiamo lavorato bene perchè abbiamo voluto provare un setup molto differente, cosa insolita per l'ultima sessione di libere, dove invece si lavora sui dettagli di solito. Non essendoci grip abbiamo voluto fare questa prova, ho avuto buone sensazioni e mi è piaciuto. La settima posizione non è favolosa, ma non avendo avuto un gran feeling con le gomme morbide non è stato un brutto tempo.". Il Dovi passa poi a parlare di come la Ducati sia messa in ottica gara, affermando che "siamo messi abbastanza bene per la gara in teoria, anche se è tutto imprevedibile perchè c'è un forte calo della gomma posteriore quando l'asfalto si scalda nel pomeriggio. Sarà necessaria una buona partenza; credo che possiamo dire la nostra, ma solo durante la gara si potrà capire chi sarà messo meglio".