Dopo il bellissimo podio del Mugello, Danilo Petrucci sembra rinvigorito e rimotivato.
Il pilota italiano del Team Octo Pramac racconta il suo post-gara, mantenendo sempre un pizzico di ironia: "Dopo il podio avrò fatto 100 interviste, raccontando sempre la stessa storia, poi abbiamo avuto una cena con un cuoco 3 stelle Michelin ed è stata ancora più dura della gara...Poi sono andato in hotel ed ho rivisto il GP, non sono mica riuscito a fare festa. Rivederlo mi ha confermato le stesse impressioni che ho avuto in gara, quando Vinales mi ha sorpassato, ed ero terzo, mi sono girato, non lo faccio mai ma stavo correndo per una cosa importante, per il podio, volevo controllare quanta altra gente ci fosse in questo party. Ma ce n'era solo uno, il peggiore, Rossi".
Petrux, poi, guarda al GP in arrivo e si ferma a parlare delle gomme, vera incognita dell'anno, che stanno mettendo in croce tutti i team: "Credo che ad oggi le gomme siano la cosa più importante, sono più importanti della moto, possono cambiare il weekend. Penso alla Honda, l'anno scorso al Mugello sono arrivati a pochi millesimi dalla vittoria, quest'anno hanno avuto un weekend nero. Per quel che mi riguarda mi rifaccio alle parole di Dovizioso: non è essere negativi ma realisti, la moto non è pronta per lottare per il podio ad ogni gara. Qui c'è un asfalto diverso, molte buche, pochissimo grip. Se mi chiedete l'obbiettivo del weekend potrei dirvi la top10 e sarebbe già un buon risultato, ma potremmo fare fatica ad acquisirlo come lottare per il podio, ogni weekend è diverso ed il giovedì non possiamo davvero sapere nulla".
Il centauro del Team Pramac, però, quest'anno si è fatto vedere spesso nelle posizioni che contano e ne è consapevole: "Quest'anno sono migliorato molto sull'aspetto della continuità, sono soddisfatto. Il campionato per noi sta andando bene, anche se a Le Mans abbiamo avuto dei problemi. Sono felice di avere trovato la giusta velocità".
Infine, per il Petrux, un'ultima osservazione riguardo il suo campionato e la sua GP17, che sembra un cantiere in continua evoluzione: "Potrei essere pià avanti in classifica, ma siamo all'inizio dell'anno, stiamo provando tante cose diverse con la Ducati, era previsto che ogni tanto qualcosa potesse non funzionare. Al momento la moto funziona bene, questo è l'importante".
Oltre a Petrucci, ha rilasciato una breve intervista anche il suo compagno Scott Redding. Il britannico si è messo spesso in mostra nello scorso campionato, ma quest'anno sembra un po' in difficoltà: "Al Mugello ho vissuto uno dei weekend più duri, non sono mai riuscito a trovare risposte, certezze. Qui dipenderà molto dalle gomme che avremo. L'anno scorso è stato il mio migliore dell'anno, ma la moto ora è diversa. Il layout qui è cambiato, sicuramente farà molto caldo e probabilmente sarà scivoloso. Se noi non abbiamo grip al posteriore non abbiamo nulla. La mia moto, la GP16, non ha più sviluppo, è la stessa di Valencia e sarà la stessa a Valencia, anche i dati dello scorso anno sono useless, le gomme sono diverse e non abbiamo più le ali. La moto non è male, ma solo con una factory, che viene sviluppata di continuo, puoi pensare di poter essere competitivo ad ogni weekend.
Piloti nuovi? Il problema è che si cercano ragazzini nuovi, dalla Moto3 o dopo un anno di Moto2. Lasciamogli il tempo di capire, di crescere, in più arrivando in MotoGP quelli che già ci sono non hanno la possibilità di mostrare il loro valore".
Dopo la festa per il podio italiano, ora si punta a confermare ciò che è stato fatto di buono, magari con una doppia Top10, che non sarebbe affatto male per il team Pramac.