L'avventura di Lance Stroll non è iniziata con il piede giusto. E' stato ingaggiato dalla Williams per sostituire Bottas, ma anche per ricoprire il ruolo di collaudatore. Il suo debutto non è stato facile: nella gara inaugurale di Melbourne ha accusato un pesante distacco dal compagno di squadra in qualifica, ritirandosi poi in gara per un problema ai freni. Il pilota canadese si è ritirato anche nei successivi Gran Premi di Cina e Bahrein, venendo tamponato in entrambe le occasioni da altri piloti. In Russia le cose sono andate nettamente meglio rispetto alle prime uscite, un discreto undicesimo posto.

Troppo presto per la Formula 1? Non è vero, sono solamente supposizioni per infastidirlo. Stroll è veloce e negli ultimi due Gp ha avuto sfortuna: merita di stare in F1 e i tre titoli vinti in tre anni ne sono la prova. E' evidente che il posto alla Williams ha qualcosa a che vedere con la ricchezza di suo padre Lawrence, un uomo che la rivista Forbes classifica al 722° posto tra i più ricchi del pianeta. Tralasciando il cosiddetto "gossip" è giusto etichettare Stroll come uno dei migliori talenti in circolazione insieme a Max Verstappen. 

Stroll è stato nominato Rookie dell'Anno nel 2008 e Pilota dell'Anno nel 2009 dalla Fedération Sport Automobile du Quebec. Nel 2010 ha vinto quattro titoli nella Florida Winter Tour, nel Campionato ASN canadese e nella Coupe de Quebec. Nel 2011 ha corso con il Dino Chiesa Team nel campionato italiano di kart concludendo 18º, mentre nella WSK Euro Series ha chiuso 9° nella categoria KF3. Nel 2012 ha continuato la sua esperienza insieme al team e vinto il Trofeo Las Vegas, concludendo 4º nel WSK Master, 5° nel Campionato del mondo CIK-FIA, 8° in quello europeo e 12° nel WSK Euro. Nel 2013 ha partecipato alla categoria KF, nei campionati CIK e WSK, una volta ancora con la squadra Chiesa Corse ed è stato insignito del titolo di miglior debuttante. Nel 2014 ha debuttato in monoposto, partecipando prima alla Florida Winter Series e poi alla Formula 4 italiana con i colori della Prema Powerteam, con la quale ha fatto sue quattro gare, sette podi, quattro pole e tre giri veloci[1], issandosi in testa alla classifica. Nel 2015 è entrato a far parte della Ferrari Driver Academy, riuscendo a coronare il suo sogno di entrare nel mondo della Scuderia di Maranello.

E' tutto? Assolutamente no, date uno sguardo a quanto fatto in pista. Ben 63 gare disputate, 44 volte è salito sul podio. Numeri che non vanno assolutamente trascurati. E' un pilota che va aspettato e non caricato di responsabilità. La Williams è la scuderia ideale per lui perchè non è in lotta per il titolo e può rappresentare un trampolino di lancio per sbarcare in un'altra più competitiva.

In molti paragonano Stroll con Verstappen, definendoli due piloti uguali. Di simile hanno solamente gli anni, ma per il resto hanno due storie opposte e non paragonabili. L'olandese è cresciuto nel meraviglioso Red Bull Junior Team, un programma sportivo nato nel 2001, creato e coordinato dall'ex pilota Helmut Marko che ha come scopo quello di supportare e allenare alcuni giovani piloti selezionati nel loro cammino verso la Formula Uno. L'intenzione primaria del vivaio è quella che possano un giorno gareggiare con il team a capo del progetto stesso ovvero la Red Bull Racing.

Cosa fare con Stroll? Aspettarlo, essere pazienti di fronte a un potenziale campione. Questa stagione gli servirà per capire come funziona questo mondo, e per accumulare l'esperienza necessaria per dire la sua.