La Mercedes torna a sfrecciare anche nelle qualifiche del Gran Premio del Bahrain, terza prova del campionato del mondo di Formula Uno, e si prende tutta la prima fila per la prima volta dall'inizio della stagione. Lewis Hamilton non riesce a cala il tris ed è Valtteri Bottas a prendersi la pole position sul circuito di Sakhir, precedendo il suo più illustre compagno di box e riesce a dimostrare di essere finalmente in palla nel giro secco, dopo aver sofferto un po' sia a Melbourne che a Shanghai. Seconda fila per un Sebastian Vettel che non è riuscito a stare dietro alle due frecce d'argento, agevolate dal proverbiale bottone magico, mentre Daniel Ricciardo è quarto davanti a Kimi Raikkonen, ancora in sofferenza rispetto al suo compagno di box in Ferrari.

La Q1 inizia con un Hamilton disposto fin da subito a fare sul serio, con il miglior tempo stampato già durante il primo giro. Vettel non vuole essere da meno e si porta già sotto i due decimi di ritardo dal vice-campione del mondo, preceduto però da Raikkonen che sfodera un gran tempo sotto il muro dell'1'31". Un po' meno brillante Bottas, mentre Verstappen è il più vicino alla prima guida di casa Mercedes, andando ad appena 90 millesimi dal tempo stampato da Lewis. Nelle retrovie è subito lotta serrata per evitare le ultime cinque posizioni, che valgono l'eliminazione. Clamorosamente resta fuori Sergio Perez con la Force India, mentre Wehrlein dimostra subito di essersi ripreso, e conclude davanti ad Alonso, il quale però passa. Oltre al pilota messicano, esce di scena Carlos Sainz insieme a Stoffel Vandoorne, Marcus Ericsson e un mestamente ultimo Kevin Magnussen.

Seconda manche delle prove in quel di Sakhir che invece vede una Mercedes decisamente in palla con entrambi i piloti. Oltre a un Hamilton che continua a fare da lepre, c'è un Bottas che si porta vicinissimo al suo nuovo compagno di box, staccando un tempo che si ferma ad appena 20 centesimi da quello del campione del mondo 2008, 2014 e 2015. Anche la Ferrari c'è, con i tempi di Vettel e Raikkonen che sono molto vicini alle due frecce d'argento (di più il tedesco a dire il vero), ma che valgono una seconda fila virtuale. L'ottimo Verstappen visto nella Q1 alza un po' il piede in Q2, mentre stupisce l'exploit di Nico Hulkenberg, il quale sfodera finalmente un piedino caldo come tutti conoscono e stacca il quinto tempo, davanti proprio al golden boy olandese. Sempre molto timido Ricciardo, mentre Grosjean e Palmer sono le sorprese tra i qualificati. Escono di scena nell'ordine Daniil Kvyat, Lance Stroll, un ottimo Pascal Wehrlein, Esteban Ocon e un Fernando Alonso che al termine della sessione lamenterà un problema al motore McLaren.

Scatta la manche decisiva per stabilire l'ordine delle prime dieci posizioni. Il primo a staccare un tempo è Ricciardo, subito battuto nettamente da un Bottas decisamente un palla e dal compagno Verstappen. Poi passa sul traguardo Hamilton che riesce a strappare la pole provvisoria al suo vicino di box, mentre sono un po' più attardati i ferraristi, con Vettel che rimane davanti a Raikkonen anche nel primo tentativo di questa Q3. Gira - e per lui è un bel girare - anche Felipe Massa, mentre decidono di restare ai box gli altri tre qualificati, ovvero i due della Renault e Grosjean. Passa qualche secondo di attesa, utile anche per ricaricare le batterie, e poi si parte per il secondo tentativo. Ad aprire le danze sono proprio i tre che prima non avevano girato, con la Haas del francese che si piega a un ottimo Hulkenberg ma resta davanti a Palmer. Poi ci si gioca la pole: Bottas batte il tempo di Hamilton per 23 millesimi ed effettua il clamoroso sorpasso.