Dopo due mesi di silenzio le Superbike sono tornate di nuovo a calcare l'asfalto andaluso del circuito di Jerez de la Frontera. Due i giorni di test, durante i quali alcuni team hanno presentato le loro moto, una su tutte il Team Ten Kate Honda, che ha presentato la nuova Honda CBR1000RR Fireblade SP2, mentre hanno saltato questa due giorni i team privati di alcuni piloti, quali Russo, Badovini, De Angelis, Jezek, Ramos e Mercado, a cui si è aggiunta l'assenza di Leon Camier e della Mv Augusta.
DAY1- A prendersi la testa della classifica alla fine del primo giorno di test è stato il campione del Mondo in carica Johnathan Rea, che ha chiuso la sessione con il miglior tempo di 1'40”162, giusto 26 centesimi meglio del compagno Tom Sykes, a completare la prima "doppietta" stagionale Kawasaki. Il team giapponese ha mostrato tutta la sua forza, nonostante la WSBK abbia imposto ai motoristi nipponici di utilizzare lo stesso corpo farfallato del modello stradale della Ninja. Però, come per tutta la seconda parte della scorsa stagione, la Kawasaki ha trovato nella Ducati la sua rivale principale, dato che la due ruote di Borgo Panigale si sono piazzate subito alle spalle dei due alfieri Kawasaki. Terzo Davies, a 620 millesimi da Rea, mentre Meandri ha terminato a soli 3 centesimi dal compagno di team.
Sorprende un po' Alex Lowes, che è riuscito a chiudere 5° a meno di un secondo di ritardo da Rea. Dopo un 2016 non proprio soddisfacente, il britannico sembra aver trovato il giusto feeling con la moto di Iwata: feeling che manca ancora al suo neo compagno di squadra Michael Van Der Mark, che ha concluso solo al 10° posto. Molte bene anche il 6° posto di Xavi Fores, che si è distinto tra i piloti dei team privati.
Alle sue spalle, con 20 millesimi di ritardo, l'alfiere Aprilia Lorenzo Savadori, mentre l'8° tempo è stato Jordi Torres sulla BMW del Team Althea. Lo spagnolo ha preceduto la Honda Fireblade SP2 ufficiale di Nicky Hayden, che ha siglato il tempo di 1’41”908. 10° tempo invece per Michael Van Der Mark, che, alla prima uscita con la nuova YZF-R1, ha completato 55 giri e chiuso a 1.7" da Rea, segno che c'è ancora da lavorare per adattarsi alla nuova moto.
La classifica di giornata è stata completata da Eugene Laverty, che al rientro ha chiuso in 11a posizione, davanti a Bradl, Reiterberger e Krummenacher. Presenti anche Leon Haslam e Luke Mossey, provenienti dalla British Sbk.
DAY2- Qualche colpo di scena nel 2° giorno di test, ma la sostanza non è cambiata. Alla fine della giornata il miglior tempo è stato sempre di Johnny Rea. Il campione in carica, vittima di una spaventosa caduta senza conseguenze, è stato in grado di segnare il crono di riferimento in 1’39.809. Nonostante il tema principale sia sempre stato la battaglia Kawasaki - Ducati, sorprende il 2° tempo di Lorenzo Savadori, a solo 1 decimo da Rea. 3° tempo per Tom Sykes, staccato di oltre 4 decimi dal compagno di team. Giusto alle spalle del centauro inglese hanno chiuso le due Ducati di Melandri, 4°, e Davies, 5°. L'italiano ha terminato a meno di 1 centesimo da Sykes, mentre Chaz ha fermato il cronometro a 1'40"324.
In progresso Hayden e la Honda, che hanno chiuso al 6° posto di giornata a 75 centesimi da Rea, giusto 52 millesimi meglio di Lowes, che ha perso due posizioni, ma confermato le buone sensazioni del primo giorno, con la 7a posizione. Alle spalle del pilota Yamaha ancora Xavi Forès, seguito da un Bradl in crescita e da Van Der Mark, ancora alla ricerca della migliore sintonia con la sua Yamaha. In ascesa anche Krummenacher, 11°, davanti a Reiterberger, mentre sono scivolati in fondo Torres e Laverty, anch'egli alla ricerca del miglior setup per la nuova moto.