Valentino Rossi è da ormai molto tempo amico di Linus e Nicola Savino, colonne portanti del programma radiofonico Deejay Chiama Italia, a cui è intervenuto telefonicamente alcune volte in passato. Il pilota di Tavullia invece è stato oggi ospite proprio fisicamente del programma negli studi di Milano di Radio Deejay, prima di tornare a Monza dove nel weekend sarà impegnato nel Monza Rally Show come da tradizione.
UN OCCCHIO AL PASSATO.. Rossi, intervistato da Linus e Savino, riavvolge il nastro della stagione 2016, raccontando come essa è nata e quale sono stati i suoi punti cruciali. "Non essere riuscito a conquistare questo Mondiale mi è dispiaciuto moltissimo, ma in realtà mi è dispiaciuto di più non aver vinto quello dell'anno scorso. Quest'anno sono stato un po' sfortunato, ho sofferto delle conseguenze del finale del 2015 che sono state molto difficili da metabolizzare e tuttora non ce l'ho fatta del tutto. E' stato un inizio difficile di stagione, fino alla vittoria di Jerez che mi ha ridato carica. Il momento che ha indirizzato in negativo la mia stagione è stata la rottura del motore al Mugello: se non avessi avuto questo problema sarei stato in lotta. E quando sei in lotta è diverso. Quando ti trovi a 30 punti è facile, ma quando sei a 5 anche per l'altro diventa tutto più difficile". Quando gli viene chiesto un parere su Marquez, il Dottore dà un giudizio che inevitabilmente risente di quanto accaduto tra i due nel polemico finale del mondiale 2015, ma tuttavia in modo corretto sottolinea come lo spagnolo sia un pilota dotato di un grandissimo talento: "Marc fortunatamente non è il mio compagno di squadra. - dice Rossi - Ritengo che il 2015 abbia rivelato molte cose su di lui, tra noi è rimasto solo un normale rapporto di lavoro e di rispetto. Lui è un pilota veramente talentuoso, non si arrende mai, dà sempre tutto per vincere. Ha inoltre uno stile particolare, sempre con il gomito a raschiare l'asfalto, poi spesso la moto gli si chiude davanti e sta per cadere ma riesce a tenerla in piedi. Per dirla tutta è un po' troppo forte, mi sarebbe piaciuto fosse un po' meno forte".
...E UNO AL FUTURO La notevole girandola di cambi di pilota avvenuta tra i vari team ha investito anche la Yamaha, con la dipartita di Jorge Lorenzo in direzione Ducati e l'approdo nella casa giapponese di Maverick Vinales. Proprio su di lui Valentino spende nuovamente parole di stima, ma anche di preoccupazione, dal momento che il giovane spagnolo ha già dimostrato di avere la stoffa del campione. "Non spetta a me la scelta del mio compagno di box, ma avrei preferito un pilota come Pedrosa, uno un po' più vecchio. Speravo dopo Jorge di avere un problema più piccolo, ma Maverick sarà almeno uguale, però a pelle mi sta più simpatico. Il mio rapporto con Lorenzo si è rovinato alla fine del 2015 dopo il forte litigio che c'è stato e da lì lo strappo non si è più ricucito. Però dopo l'ultima gara è venuto da me ad abbracciarmi, dicendomi di avermi sempre rispettato nonostante tutto, è stato un bel momento"