Hamilton insiste, Rosberg non ingrana, Ferrari torna ad annusare aria di alta classifica. È solo il primo turno di libere, vietato illudersi dunque, ma da Austin al Messico la Rossa ha cambiato volto: alla fine non basta a spuntarla sullo scatenato Lewis, di nuovo in versione "Hammer", ma l'inizio è di quelli incoraggianti.
Su una pista insolitamente fredda (19° sull'asfalto, 12° ambientali) e in continuo progresso, Vettel e Raikkonen (problemi ai sensori elettronici per Kimi, prontamente risolti) si arrampicano in seconda e terza piazza a un soffio dal miglior crono di Hamilton in 1'20"914, fatto segnare però su gomme a mescola media contro le soft dei ferraristi.
Poi, al 4° e 5° posto, le Force India di Perez e Hulkenberg, sempre più quarta forza in griglia, marcate strette dalla Williams di Bottas. E Rosberg? Il capoclassifica toppa il giro veloce su mescola media e finisce settimo, staccato di oltre 7 decimi dal compagno di squadra. Peggio fanno le Red Bull, con Ricciardo 8° (+0.813) e Verstappen 14°, bloccato da un guasto all'impianto frenante. Chiudono la top ten Massa (+0.922) e Kvyat (+1.3").
La sessione - che ha segnato il ritorno in pista del sistema di protezione Halo sulle auto di Massa, Perez, Wehrlein e Magnussen - è stata fermata dalla bandiera rossa per permettere agli steward di rimuovere i detriti dell'ala anteriore di Nasr, collassata dopo un violento passaggio su un cordolo.
Appuntamento alle 21 ora italiana per il secondo turno di libere.