Brad Binder trionfa nel Gran Premio d’Australia, sul circuito di Phillip Islands. Il sudafricano, rimasto indenne a tutte le cadute, domina la gara, vincendo davanti all’italiano Andrea Locatelli ed allo spagnolo Aren Canet, che beffa proprio sotto la bandiera a scacchi Darryn Binder, 4°.

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La gara vive il suo momento clou al 6° giro, quando John McPhee, vincitore a Brno, innesca una maxi caduta che coinvolge Andrea Migno, Enea Bastianini e Jorge Navarro. La caduta costringe la direzione gara ad esporre la bandiera rossa, per permettere l’intervento dei medici, per verificare le condizioni dei piloti coinvolti. Oltre ai 4 piloti coinvolti nella caduta, da segnalare i ritiri di Nicolò Bulega, che al momento della caduta stava contendendo la vittoria al campione del mondo, Francesco Bagnaia e Fabio Di Giannantonio. Giornata nera per i colori italiani, che di solito sono i primi protagonisti di questa categoria, parzialmente risollevata dal podio del pilota del Team Leopard Racing.

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LA GARA

La gara parte con Binder che mantiene la testa, seguito da Rodigo e a Bulega. Alle spalle dei primi subito una caduta, che vede coinvolti Canet, Pawi, Joan Mir, Juanfran Guevara e Darryn Binder, che però riparte al pari di Canet. Al 2° giro Fabio DI Giannantonio entra in contatto con Francesco Bagnaia e per entrambi la caduta significa ritiro. La giornata nera per gli italiani prosegue al giro successivo, quando a scivolare è Niccolò Bulega, che colpito dal rivale Quartararo deve dire addio alla gara, quando si trovava in testa. La gara prosegue con Binder che ritrova la testa della gara, seguito da McPhee, Quartararo e Locatelli. Proprio il britannico due giri dopo innesca la caduta più grave della gara. Oltre al pilota Peugeout vanno a terra anche gli italiani Migno e Batianini e lo spagnolo Jorge Navarro. La gara viene così interrottta.

Alla ripartenza Binder mantiene la testa seguito da Locatelli, salito al 2° posto, dopo il ritiro di McPhee e l’arretramento di Quartararo, reo di aver provocato la caduta di Bulega. Nonostante l’italiano ci provi nelle prime battute di gara, Binder tiene la testa e allunga. Locatelli mantiene la 2° posizione, mentre dietro si scatena la battaglia, con Canet, D.Binder, Loi, Martinez, Martin e Ono a giocarsi il podio. All’ultima curva sbuca in testa il sudafricano, ma Canet sfrutta alla grande la scia, superandolo proprio sotto la bandiera a scacchi. 5° il belga Loi, seguito dagli spagnoli Martin e Martinez. 8° Ono, con Jules Danilo e Bo Bendsneyder a chiudere la Top10. Male gli altri italiani rimasti in gara, con Petrarca 17°, seguito da Spirarelli e Dalla Porta, 19° a causa di una penalità per jump- start. 

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