Si avvicina sempre più la fine della stagione 2016 per il motomondiale, ma per qualcuno sembra già finita in anticipo. Andrea Iannone, infatti, dopo Aragon e Motegi, salterà anche il GP dell’Australia, sul circuito di Phillip Island, a causa della frattura di alcune vertebre subita durante le FP2 del Gp di San Marino, sul circuito di Misano Adriatico. La frattura, che all’inizio sembrava poco seria, si EE rivelata più grave del previsto, costringendolo a mancare così a ben tre appuntamenti di questa stagione che lo ha visto tra i grandi protagonisti. A questo punto salgono le probabilità che il pilota abruzzese salti anche il Gp della Malesia, per rientrare nell’ultimo appuntamento in Spagna, per il Gp de la Comunitat Valenciana, sul circuito Ricardo Tormo.
In molti stanno storcendo naso di fronte a questi continui forfait del centauro italiano, accusato di non volersi più impegnare, poiché demotivato e già sicuro del suo futuro lontano da Borgo Panigale. In realtà la spiegazione potrebbe essere molto più semplice: già di per sé una frattura a livello delle vertebre è pericolosa, poiché potrebbe provocare un’ulteriore lesione della colonna vertebrale, se poi si pensa che il fisico di un pilota viene messo ancora di più sotto sforzo, ecco spiegato il lungo stop di Iannone, anche in previsione della prossima stagione. In settimana il pilota dovrebbe sottoporsi ad altri esami clinici, che dovrebbero chiarire le condizioni della parte interessata dalla lesione.
A sostituire Iannone in Australia, sulla Desmosedici salirà, ancora una volta, Hector Barbera, autore di una gara in Giappone condita da tanta sfortuna che lo ha relegato al 17° posto. Il ducatista, però, è contento dell'esperienza con il team ufficiale e si prepara già per il Gp d'Australia: "Per me è stata un’opportunità fantastica poter guidare la Desmosedici GP 2016. Non conoscevo né la moto né i ragazzi della squadra, ma sessione dopo sessione la situazione è decisamente migliorata. In gara purtroppo non sono riuscito a partire molto bene, anche perché la frizione è molto diversa dalla mia, e ho subito perso due posizioni. Ci ho messo un po’ a superare Petrucci e poi ho raggiunto Pol Espargaro che ho cercato di superare diverse volte, fino a quando ci ho provato con maggiore decisione e purtroppo sono caduto. Mi dispiace molto perché credo che sarei potuto arrivare in quinta o sesta posizione. Ho comunque rialzato la moto per finire la gara, ma nella caduta si sono rotte le due ali e non sono più riuscito a guidare bene. Comunque è stata un’esperienza bellissima e sono molto contento che mi venga data un’altra possibilità la settimana prossima a Phillip Island".
Il posto del valenciano sulla Gp14.1 sarà preso, anche in questo week-end da Mike Jones, pilota Sbk, che ha chiuso 18° a Motegi.