La Superbike è pronta per un grande ritorno: dopo un anno lontano dalle corse, Marco Melandri rientra a pieno titolo del Mondiale a partire dal 2017 e lo fa in grande stile. Per lui è arrivato un contratto che lo lega alla Ducati. Il ravennate affiancherà il confermato Chaz Davies ed insieme proveranno a riportare la moto di Borgo Panigale sul tetto del mondo. Il titolo manca dal 2011, anno in cui Carlos Checa si proclamò Campione del mondo, e l’obiettivo a Bologna è chiaro: ritornare al successo.

È difficile l’impresa, con le Kawasaki così imprendibili (almeno fino a questa punto della stagione), ma Melandri è pronto a ricominciare, con una spinta ed una motivazione nuova. La voglia di dimostrare che ancora può dare molto a questo sport è tanta e sa che Ducati gli ha dato la giusta fiducia. Melandri rivela che proprio quella moto era il sogno che aspettava si realizzasse da tempo: “Ducati è la moto che mi fa sognare, con lei ho viaggiato tante notti con la mente. Quando mi hanno chiamato ero incredulo, anche se ne parlavamo da mesi. Probabilmente hanno visto le mie statistiche in Superbike e si sono convinti del fatto che posso fare bene”.

Melandri in sella alla Panigale, provata ad Adria pochi giorni fa (foto: da web)

Portare il titolo alla Ducati, il primo per la Panigale, è un sogno per Melandri che però è stato lontano dalle gare per più di un anno. Il pilota si rimette in gioco, consapevole delle proprie potenzialità e pronto a dare il massimo. Nonostante le enormi difficoltà non ha mai gettato la spugna, continuando ad allenarsi per poter tornare di nuovo dove più gli piace stare, in pista: “Prima o poi sai che la tua carriera deve finire, ma così era proprio una fine brutta. La causa è data da scelte sbagliate, che però non erano mie e questo mi faceva male. Sono stato fermo e lo stop mi ha fatto riflettere. Ho lavorato sui miei punti deboli e ho provato a risolverli. Ora sono a posto, perché non ho mai smesso di allenarmi . Ero in attesa di una nuova opportunità, ma devo essere sincero, ogni tanto mi demoralizzavo”.

Possibilità che è arrivata proprio nel campionato delle derivate di serie. Melandri è stato per settimane il vero uomo-mercato e le voci che si rincorrevano lo davano per certo in approdo al team Puccetti, in Kawasaki. Voci che lui stesso conferma, ammettendo però di aver preferito le lusinghe di Borgo Panigale: “Il progetto più concreto era quello della Kawasaki, con Manuel Puccetti. Stava lavorando per mettere in piedi un progetto interessante, ma la Ducati è stata un richiamo irresistibile”. Torna dunque a vestire di rosso, dopo l’avventura Ducati in MotoGP, e ritrova Davies, vecchio compagno di squadra all’epoca della BMW. Il gallese ha avuto alti e bassi durante questa prima parte di stagione e non è ancora riuscito a portare a casa il titolo, ma Melandri non ha dubbi: “Chaz ed io avremo lo stesso trattamento tecnico, il mio primo obiettivo sarà ovviamente finire davanti a lui, è normale. In pista c’è la battaglia, ma non ci siamo mai pestati i piedi. Chaz in alcuni giorni è imbattibile, a volte invece arriva dietro, ma è sempre lì. Da fuori non posso dire a che punto sono ora con la moto, ma io ci salirò senza pregiudizi”.

Marco Melandri e Chaz Davies in BMW nel 2013 (foto: da web)

È inevitabile pensare alla MotoGP, categoria in cui lo stesso Melandri ha militato proprio con Ducati. Ma il pilota di Ravenna è proiettato solo sul suo prossimo futuro: “La Superbike è un altro campionato, io torno in Superbike con la mente sgombra. Ci sono ingegneri diversi, il team manager ha già lavorato con me, sa come trattarmi. Arrivo con una squadra già pronta, ma se avessi scelto io, avrei preso le stesse persone. Troverò anche Luigi Dall’Igna, ci siamo rincorsi da quando sono arrivato in Superbike. Sono passato dalla Yamaha alla Aprilia per lavorare con lui, ma a fine stagione ha lasciato. Se fosse rimasto non sarebbe finita in quel modo”.

Dunque, Marco Melandri torna in Superbike senza il peso del passato e del confronto con la MotoGP. Casey Stoner, scomodo compagno di box, Jorge Lorenzo, pilota che intraprenderà il nuovo percorso in Ducati, non sono un’ombra sui pensieri del ravennate, che conclude con delle parole sul nuovo acquisto di Borgo Panigale nella classe regina del Motomondiale: “Con Lorenzo ci sono dei punti di contatto, come me, anche lui si rimette in gioco e dimostrerà che si può vincere con la Ducati. Nel team c’è molto entusiasmo per il suo arrivo e se andrà bene in MotoGP, per noi in SBK sarà positivo, perché avremo delle informazioni utili”.