La pausa estiva della MotoGP volge al termine e, se nella prima metà di stagione ci sono stati piloti che hanno sfruttato tutto a dovere, ad altri è andato tutto storto, o quasi. A poco meno di due settimane dal GP d'Austria, la classifica della MotoGP parla già abbastanza chiaro: Marc Márquez rientra dallo stop estivo da leader del mondiale. Dominatore di questa prima parte di stagione ormai conclusa, lo spagnolo vanta 170 punti, a dimostrazione di una trovata maturità che lo porta a sbagliare meno in pista. Insegue Jorge Lorenzo, secondo a 122 punti. 48 lunghezze per il Campione del mondo in carica, che sembra vivere un momento non troppo facile e deve guardarsi le spalle dall'agguerrito, seppur più sfortunato, compagno di squadra. Valentino Rossi è terzo e fino ad ora ha collezionato 111 punti. Lotta difficile per l'italiano, che di punti di svantaggio ne ha ben 59.
MARC MARQUEZ - Chi sta vivendo il suo sogno è Marc Marquez, bi-campione del mondo nel 2013-2014. Lo spagnolo, dopo un anno passato a lottare con la sua Honda, è maturato molto ed in questa stagione ha trovato una costanza di risultati invidiabile: nessun ritiro per lui e soltanto una gara storta, quella a Le Mans quando cadde, ma dove comunque carpì tre punti iridati che potrebbero sempre risultare utili a fine campionato. A dimostrazione della maturazione dello spagnolo anche la prestazione delle ultime due gare, ad Assen e al Sachsenring dove ha battuto tutti i rivali usando più la testa che la manopola del gas. In Olanda, dopo la caduta di Rossi (in testa fino a quel momento e caduto per un eccesso di foga), Marc ha gestito la gara non reagendo agli attacchi di Miller e guadagnando 20 importantissimi punti, importanti anche perché l'altro pilota Yamaha, Lorenzo è giunto soltanto 10º, frenato dai suoi problemi sul bagnato. In Germania invece dopo una partenza un po' a rilento, il pilota Honda è risalito dal 6º posto alla testa della corsa grazie ad un'ottima strategia, che gli ho permesso di guadagnare tempo in gara su Rossi, finito poi nelle retrovie della corsa. Lo spagnolo si è mostrato un fenomeno a più riprese. Ma se fino all'anno scorso cercava di portare il risultato sempre e comunque, anche a costo di rischiare uno "zero" in classifica, quest'anno invece è maturato e lo ha dimostrato proprio in questi ultimi GP, dove ha preferito non rischiare ed alla fine ha portato a casa sempre più punti degli avversari. Questo gli permette di guardare tutti dall'alto, diventando così il favorito assoluto di questo mondiale.
JORGE LORENZO - Passiamo al secondo in classifica, il Campione del mondo in carica, Jorge Lorenzo. Dalla sua ha il talento e la maturazione giusta per dominare in una categoria che si basa sulla rivalità Rossi, Lorenzo, Marquez e, fra i tre, pare essere quello con il giusto mix di esperienza e bravura. Ma fino ad ora non è stato così, perché questa stagione per lui è stata opaca e non rispecchia nemmeno quella dell'anno scorso, dove a questo punto era già in rimonta. Tanti i problemi quest'anno, dalla guida sul bagnato alle tante cadute, come in Argentina ed in Spagna. Dopo il Mugello era in testa al mondiale, ma dalla gara italiana ha visto soltanto qualche volta il podio e nulla più. Da quel momento nessuna vittoria e anche qualche "zero" di troppo. Con un Marquez così, difficilmente riuscirà a recuperare qualcosa per confermare l'iride, serve tanto sudore e costanza. Sarà dura ma non impossibile per uno con il talento di Jorge.
VALENTINO ROSSI - Alle spalle dei due spagnoli c'è il terzo incomodo, Valentino Rossi. Un "ragazzone" italiano che da ormai un ventennio scrive la storia del motomondiale, venti anni fa si era appena affacciato al mondo delle corse e già aveva dato segni del suo talento. Dieci anni fa invece era in piena lotta mondiale con l'americano Hayden, che vinse poi il titolo, anche per la troppa foga e voglia di vincere del Dottore, che lo portò alla caduta di Valencia e gli fece perdere il mondiale. La stessa foga che, quest'anno come dieci anni fa, spesso lo ha messo in situazioni sgradevoli, come le cadute di Austin e Assen o la tattica suicida dell'ultimo GP in Germania, quando era in testa e ha voluto continuare con le gomme rain nonostante la pista si stesse asciugando mangiando le gomme. Risultato? Un misero 8º posto, quando nella peggiore delle ipotesi poteva essere podio e altri punti mondiali buttati. Valentino ha dimostrato di avere ancora tanto da dare a questo sport, possiede ancora quel tocco che gli permette di dare la zampata quando nessuno se l'aspetta, come per esempio in Catalunya, dove vinse nonostante una moto non proprio perfetta. La classifica iridata però parla chiaro e Rossi ha ormai 59 punti di distacco da Marquez, il mondiale sta scappando ed ora l'unico modo per portarlo a casa è cacciare fuori il fenomeno che ha dentro. Ha dalla sua il talento e l'esperienza, ma deve dare un freno alla foga di vittorie se vuole centrare l'obbiettivo grosso.
La lotta mondiale sembra dunque riservata a loro tre, con Marquez favorito su Lorenzo e Rossi, con il maiorchino che nelle ultime gare è sembrato quasi rassegnato, come se avesse già tirato i remi in barca e con la testa già in Ducati, con il passare delle gare vedremo come andrà questo mondiale.