Se lo scorso anno all’Hungaroring la gioia dei ferraristi era incontenibile per la vittoria di Sebastian Vettel, quest’anno c’è meno soddisfazione, per non essere riusciti a salire sul podio e per aver tagliato il traguardo dietro alle Red Bull, ormai in grande crescita e vicinissime in classifica. Il tedesco ha chiuso la gara in quarta posizione, alle spalle di Daniel Ricciardo, mentre il finlandese è sesto dopo una grande rimonta ed un duello con Max Verstappen nelle fasi finali di gara che lascia molto discutere. Il bilancio del weekend, nonostante tutto, non è così negativo: Sebastian Vettel riesce a sopravanzare la Red Bull di Max Verstappen (davanti in qualifica) e Kimi Raikkonen si rende protagonista di una spettacolare gara con giro più veloce, grazie ad una buona strategia ed una guida magistrale.
Per il tedesco c’è il rammarico di non essere riuscito a finire davanti ad entrambe le vetture della Casa austriaca, chiudendo a pochi decimi da Daniel Ricciardo, terzo al traguardo. Su un tracciato dove i sorpassi sono difficili da effettuare, il pilota della Ferrari ce l’ha messa tutta, spingendo al massimo e avvicinandosi il più possibile per tentare di agguantare quel podio che gli manca dal Gran Premio d’Europa a Baku. Così Sebastian Vettel spiega la sua gara: “Non c’era possibilità di passare Ricciardo, se avessi potuto sorpassarlo l’avrei fatto. Lui faticava con le gomme, noi avevamo la strategia migliore, ma qui è difficile fare sorpassi. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ma non ci siamo riusciti. Certo, con una posizione di partenza migliore saremmo riusciti a salire sul podio. Montare le supersoft? Credo che quando ci siamo fermati ci fossero 30 giri da fare ancora. Non so cosa abbiano fatto tutti gli altri, ma a noi è sembrato che la gara fosse ancora lunga, quindi è stato meglio montare le gomme soft. Oggi possiamo essere contenti, non di essere arrivati quarti certamente, perché siamo qui per vincere e questo non è cambiato. Ma non c’è una formula magica che possa spiegare tutto. Dobbiamo continuare a migliorare e se guardiamo la Mercedes, avevano un degrado migliore rispetto agli altri. Ci sono andati più delicati e questo ha fatto la differenza. Non c’è tanto margine sul passo puro, però se aggiungi giro dopo giro, poi siamo tanto dietro”.
C’è sicuramente più da discutere sulla gara di Kimi Raikkonen. Il finlandese è stato autore di una grande rimonta, scattava dalla quattordicesima casella ed ha tagliato il traguardo in sesta posizione. Aiutato da una buona strategia, il Campione del mondo 2007 ha sempre spinto al massimo, ottenendo anche il giro più veloce della gara. Raikkonen però sicuramente ricorderà il Gran Premio d’Ungheria per il duello spettacolare con Max Verstappen, su cui si parla molto, non senza polemica. Il giovane pilota Red Bull, autore di manovre al limite, è stato accusato di aver cambiato per più di due volte la traiettoria al momento degli attacchi del ferrarista. Per l’olandese però non è arrivata nessuna sanzione e le polemiche si sono sollevate numerose. Raikkonen ha però portato a termine una solida gara, nonostante anche l’ala anteriore danneggiata durante un contatto mentre lottava con il pilota Red Bull per la quinta posizione. Così il finlandese ai microfoni: “Sono andato veloce quest’oggi, ma eravamo troppo indietro ieri. Oggi la macchina era molto veloce, ma non eravamo nella posizione giusta. Per quanto riguarda le manovre di Verstappen, non sono io a decidere se è stato corretto o no, non spetta a me, ma ho visto piloti penalizzati per molto meno. Sono deluso perché non sono riuscito a superarlo, ma la macchina si comportava bene. Comunque questo non è il circuito più semplice dove superare”.
Chi invece non digerisce la mancata sanzione a Verstappen è Maurizio Arrivabene, soddisfatto del lavoro della squadra, ma decisamente contrario alle decisioni della Direzione Gara. Il Team Principal Ferrari non nasconde il suo disappunto che, anzi, mostra apertamente ai microfoni appena conclusa la gara: “Questa è una squadra che ha grinta, è molto forte. È stato un peccato essersi trovarti con Sebastian in quella posizione e credo che oggi Kimi abbia dimostrato alla grande di aver meritato il rinnovo. Poi ci sono state delle manovre per cui abbiamo già parlato dal muretto con Charlie Whiting. C’è sempre una scusa buona, come il discorso delle condizioni eccezionali. La pioggia è una condizione eccezionale! Ma lasciamo perdere. Questa squadra è forte e unita, il morale basso è una storia che qualcuno mette in giro per far in modo che venga il morale basso, ma noi non ci arrendiamo mai”.
La Ferrari dunque non ha intenzione di abbassare la guardia, si continua a lavorare e l’appuntamento è fra meno di una settimana in Germania. Lì gli uomini del Cavallino vorranno imporsi sulle ormai vicine Red Bull, indietro di un solo punto nella classifica Costruttori.