“Ho dei buoni ricordi su questa pista, ma non troppi in classe regina”. Così Jorge Lorenzo alla vigilia del Gran Premio d’Olanda, che lo ha visto vincitore in MotoGP solo una volta, nel 2010 (quattro le vittorie totali). Non una pista fortunata per il Campione del mondo in carica da quando è in classe regina, ricordiamo l’incidente di due anni fa, in cui si procurò la frattura di una clavicola e corse dopo poche ore dall’operazione. La caduta avvenne su pista bagnata, così come lo era ieri in occasione della gara della MotoGP. L’acqua non sembra favorire dunque il maiorchino della Yamaha, che ha vissuto il weekend peggiore della sua stagione e continuerà a portarsi dietro ricordi poco positivi di questa pista. Mai a suo agio su questo tracciato già dal venerdì, con l’aggravante di una gomma a cui non riesce ancora ad adattarsi bene. Nonostante alcuni buoni tempi in prova, in gara non è mai stato protagonista, restando imbottigliato nel traffico delle retrovie.
La folle domenica di Assen che visto trionfare Jack Miller, porta però la firma di Marc Marquez in ottica campionato. Il pilota della Honda è sempre più leader e ha 24 punti di margine proprio su Jorge Lorenzo, autore di una gara anonima, conclusa in decima posizione. 6 punti racimolati dal Campione del mondo in carica gli fanno tirare un sospiro di sollievo solo se guarda dall’altra parte del box: Valentino Rossi, che fino a domenica lo tallonava in classifica, è caduto collezionando il terzo zero stagionale. Gara amara per il Dottore, finita nella ghiaia, mentre ha messo le toppe ad un weekend disastroso il suo compagno di squadra.
Nonostante abbia incrementato il vantaggio sul vicino di box, Lorenzo ne esce con le ossa rotte. Ha indubbiamente la moto migliore della griglia, ma non riesce a trovare il giusto adattamento ad una gomma che non gli permette di guidare come vorrebbe. La dimostrazione vera l’ha avuta qui, ad Assen, pista ostica anche per gli eventi passati che probabilmente lo hanno segnato. La paura di cadere, come lui stesso ha ammesso, è stata più forte della voglia di fare punti. L’acqua l’ha forse frenato, ma le gomme hanno avuto indubbiamente un ruolo fondamentale nel disastro olandese. Così Lorenzo spiega la sua gara e chiarisce la questione delle gomme: “Io penso che su questa pista non ho mai trovato un momento in cui avessi confidenza e velocità necessaria per poter aspirare al podio o alla vittoria sull’asciutto. Avrei potuto fare un quinto o un sesto posto, sicuramente. Però c’era la pioggia, tantissima acqua. Inoltre qui la Michelin ha portato uno pneumatico troppo duro per il grip che c’era sull’asfalto. Quando io non sento lo pneumatico davanti , sacrifico sempre l’entrata per poi uscire forte. Ho uno stile di guida diverso e non riesco ad andare più forte di loro in questi casi. Ho molta paura di cadere, non vado forte. Aspettiamo che posso sentire un po’ meglio la gomma davanti in futuro, se no sarà dura cambiare il mio stile di guida per adattarmi a queste gomme”.