L’ottavo appuntamento della stagione è giunto al termine, ma la Superbike non si ferma ed oggi, sul tracciato di Misano Adriatico, è scesa nuovamente in pista per disputare i test. Tante le novità provate dai team, che sono riusciti ad arrivare a risultati più concreti solamente in tarda mattinata. Un temporale infatti si è abbattuto sul circuito nella notte, lasciando la pista bagnata e costringendo i piloti ad attendere che le chiazze di umidità si asciugassero definitivamente. Impegnati nei test i team principali, quali Kawasaki, Ducati, Honda, Yamaha e BMW, con la presenza di Pirelli, che ha portato nuove mescole di gomme, quattro anteriori e tre posteriori.
A chiudere la sessione di test con il miglior tempo è stato Tom Sykes. L’inglese, che proprio oggi ha annunciato il suo rinnovo con la Kawasaki, ha fermato il cronometro sull’1:34.674, abbassando il record della pista del suo compagno di squadra. Il secondo tempo di giornata è proprio di Jonathan Rea: i due alfieri Kawasaki hanno provato nuove componenti per la prossima stagione, concentrandosi sull’elettronica e sulle sospensioni. Davide Giugliano in sella alla Ducati ha chiuso con il terzo tempo la giornata di test, concentrando il lavoro sulle nuove gomme portate da Pirelli. È invece rimasto più attardato il compagno di squadra, Chaz Davies, che non è andato oltre il sesto tempo finale. L’inglese è anche incappato in una caduta quando mancavano cinque minuti al termine.
Un ottimo Leon Camier ha chiuso la giornata di test con il quinto tempo, dopo aver lavorato su telaio ed elettronica della sua MV Agusta. Il britannico precede Jordi Torres, che ha portato una modifica al forcellone anteriore. Ha disputato i test in sella alla BMW Raffaele De Rosa: il pilota napoletano è sceso oggi in pista in sostituzione dell’infortunato Markus Reitenberger, caduto ieri in Gara 2 e costretto a dare forfait (De Rosa correrà al suo posto anche a Laguna Seca).
Per quel che riguarda la Honda, il più rapido è stato Michael Van Der Mark, mentre Nicky Hayden ha concluso con il decimo tempo. I due piloti della casa alata hanno lavorato sul software che ha creato loro più di qualche problema nelle scorse gare, mentre lo statunitense ha poi testato nel pomeriggio il forcellone posteriore con qualche nuova modifica.
In casa Yamaha invece il lavoro è stato concentrato sul motore e sull’elettronica, con il supporto di ingegnerei provenienti dalla MotoGP. Questo è stato l’aspetto su cui si sono focalizzati anche nel team Milwaukee con Karel Abraham, mentre per il compagno di squadra il lavoro maggiore è stato sul telaio.