Il week end del Gran Premio di Europa, che si correrà domenica sul nuovissimo circuito di Baku in Azerbaijan, è iniziato ufficialmente oggi con la consueta conferenza stampa del giovedì. I piloti presenti davanti ai giornalisti erano stavolta Carlos Sainz, Nico Hulkenberg, Rio Haryanto, Valtteri Bottas, Sebastian Vettel e Fernando Alonso, dei quali andiamo a riportare le dichiarazioni.
FERNANDO ALONSO (MCLAREN) - Sono cambiate molte cose da quando ero venuto qui come "Ambasciatore della gara" in marzo (allo spagnolo era stato affidato questo ruolo dalla FIA, ndr), il circuito adesso è pronto e anche tutto il resto del contorno è sistemato. Penso che sia stato fatto un lavoro fantastico, tutto ormai è pronto e anche i fans sono entusiasti per la gara di domenica e sono molto preparati sulla Formula1.
Ovviamente ci sarà da scoprire il tracciato con la monoposto perché percorrerlo a piedi è tutta un'altra storia e anche al simulatore non si ha una visione ottimale. Le curve 8,9 e 10, e il settore vicino alla salita sono molto interessanti e sarà bello vedere come faranno i piloti a portare le monoposto al limite. Un altro tema molto interessante qui sarà la velocità sul rettilineo, che sarà sicuramente molto elevata nonostante si tratti di un circuito cittadino e alcune squadre, tra le quale ci metto anche la nostra potranno avere delle difficoltà su questo particolare.
Avrei voluto apporre qualche modifica quando sono venuto qui a marzo, per renderlo un po' più lento, ma ormai la pista è così e vedremo cosa riusciremo a fare. Non siamo stati coinvolti nella progettazione del layout o in altre decisioni e ci sono alcune curve di cui discuteremo sicuramente, ma prima bisogna provare il circuito con le monoposto. A Singapore, per esempio, sono state fatte modifiche ad alcune curve durante gli anni prima di trovare un buon compromesso e penso che anche qui sarà la stessa cosa. Dal punto di vista della sicurezza la Fia ha svolto qui a Baku molte simulazioni per creare le vie di fuga che possono sembrare piccole, ma sono sicuramente migliori di quelle di Montecarlo.
VALTTERI BOTTAS (WILLIAMS) - Il podio di Montréal è stato molto importante per il team, abbiamo fatto una grande gara, con una strategia e dei pit stop ottimi e questo ci ha permesso di vivere un bel week end e di dare un'iniezione di fiducia ad ogni singolo componente del team. È una cosa positiva per noi e ci fa capire che possiamo fare molto bene quest'anno, quindi dobbiamo solo continuare su questa strada. Certo, Montréal era un circuito che si adattava molto bene alla nostra macchina, ma sono sicuro che arriveranno tante altre soddisfazioni, a cominciare dalle prossime tre gare. Penso che se svilupperemo bene la nostra monoposto e se continueremo a lavorare bene come in Canada potremo lottare spesso per il podio e questo deve essere l'obiettivo del nostro team.
RIO HARYANTO (MANOR) - Penso di aver avuto dei miglioramenti ad ogni gara e che sia io che il mio compagno di squadra stiamo facendo un buon lavoro, ma abbiamo ancora molto da fare per cercare di raggiungere dei risultati migliori per il team.
Penso che quest'anno la Manor abbia fatto dei bei progressi rispetto all'anno scorso e penso che in qualche occasione potremo arrivare a giocarcela anche con qualche altro team come la Sauber o la Renault.
NICO HULKENBERG (FORCE INDIA) - Qui siamo in un circuito nuovo, quindi non abbiamo dati, né edizioni precedenti con le quali confrontarci, quindi tutti partiamo da zero e sarà interessante vedere come andrà. La pista sembra molto bella, adesso dobbiamo solo provarla. I primi giri di domani saranno fondamentali per scoprire il tracciato, trovare il limite e le traiettorie migliori. Certo, i team che hanno a disposizione il simulatore hanno già provato la pista con quello, ma non è mai la stessa cosa poi quando ti ritrovi sulla pista dal vivo. Dopo più o meno dieci giri si avrà già una buona idea della pista e da lì in avanti si andrà a cercare di mettere insieme piccoli pezzi quà e là lungo il tracciato per cercare di migliorare il tempo.
Per quanto riguarda, invece, lo sviluppo, penso che il team abbia fatto dei grandi passi in avanti con la monoposto rispetto a Barcellona. Gli aggiornamenti introdotti ci stanno facendo fare molto bene e stiamo continuando a raccogliere punti preziosi ad ogni gara, questo è l'importante.
CARLOS SAINZ (TORO ROSSO) - Risalire dalla 20° alla 9° posizione a Montréal è stato davvero una soddisfazione non solo per me, ma per tutto il team. Abbiamo fatto una buona gara, con una strategia e dei pit stop perfetti. Adesso dobbiamo continuare in questa direzione per continuare a migliorare gara dopo gara.
Purtroppo non possiamo possiamo contare su grossi sviluppi a livello di motore, come possono fare invece le altre squadre: in Australia avevamo chiuso le qualifiche in 5° e 7° posizione, mentre in Canada e probabilmente anche qui, sarà difficile entrare in Q3. In generale non abbiamo avuto molti aggiornamenti sulle nostre monoposto dall'inizio della stagione, ma tutto sommato non stiamo perdendo poi così tanto e stiamo combattendo per la quinta posizione nella classifica costruttori. Un risultato non da poco se pensate che gli altri team, come Force India e McLaren per esempio, stanno portando un gran numero di aggiornamenti.
SEBASTIAN VETTEL (FERRARI) - Penso che tutti gli aggiornamenti che abbiamo portato in Canada abbiano fatto la differenza e questo è molto buono. Ma penso che quello a Montréal sia stato semplicemente un week end pulito, il migliore dall'inizio della stagione, almento per me, anche se in qualifica possiamo e dobbiamo ancora fare meglio. In gara non abbiamo avuto problemi e siamo riusciti a mettere sotto pressione Lewis perché finalmente avevamo la velocità giusta. Adesso dobbiamo pensare a migliorare anche in qualifica.
Per quanto riguarda questo gran premio, come hanno detto gli altri si tratta di una pista completamente nuova, tutta da scoprire, ma sembra molto emozionante, quindi sono impaziente di provarla. Camminando lungo il tracciato si nota subito che c'è un bel po' di pendenza e c'è un apice cieco tra la curva 10 e 11 che sarà una bella sfida e poi il settore tra le curve 12 e 15 presenta dei punti dove si toccheranno delle velocità molto elevate. In termini di sicurezza penso che sia stato fatto tutto quello che si poteva e se devo essere sincero preferisco avere il muro vicino alla pista, piuttosto che delle vie di fuga con poi pneumatici o qualcos'altro che ti aspetta appena dietro l'angolo.