Contro-dietro-front! Non cambierà il format delle qualifiche, almeno per il Bahrein. Il sistema "ibrido" proposto dalla FIA non ha passato il vaglio della F1 Commission e dunque resta tutto invariato. Niente ritorno al vecchio format, niente passaggio a quello intermedio studiato dalla FIA e "sintesi" dei due precedenti. Alla resa dei conti, lo 'shoot-out' si è rivelato un flop conclamato ma verrà comunque riproposto: semplicemente assurdo.
In una F1 che smentisce se stessa senza soluzione di continuità, la promozione del compromesso avanzato dalla FIA pareva cosa fatta nelle ultime ore. In sintesi: mantenimento dello shoot-out in Q1 e Q2 ma ritorno alla Q3 tradizionale - la fase più discussa a Melbourne - con gli 8 sopravvissuti nuovamente liberi di giocarsi la pole fino allo scadere del tempo.
Nei piani della governance (FIA e FOM) era un’opzione comunque passeggera, una sorta di compromesso sperimentale per salvare la faccia e comprendere quanto dell’esperienza di Melbourne potesse essere eventualmente salvato prima di ripartire da zero.
La classica via di mezzo appoggiata, tra gli altri, da Bob Fernley della Force India e Paul Hembery della Pirelli, dopo che la riunione pre-gran premio di Melbourne sembrava invece aver deciso il ripristino integrale del vecchio sistema.
Macché. Anche il format intermedio è stato rimesso in ghiaccio per la mancanza della necessaria unanimità. Con buona pace di pubblico e piloti che correranno il rischio concreto di rivivere lo stesso teatrino in Q3: gran parte delle vetture ferme ai box dopo un solo run, nel tentativo di salvare gomme per la gara, e la pista deserta negli ultimi 5 minuti.
"Faranno quel che avevo proposto, lasciare le cose come stanno per questa gara, dopo analizzeremo con attenzione se quel che è stato fatto era la cosa giusta, quella sbagliata, se serve che venga modificata o scartata completamente. - ha commentato Ecclestone - Ho detto alla FIA che li sosterremo qualunque cosa riterranno giusto fare, ma visto che nessuno sa quale sia, abbiamo deciso di non cambiare e riesaminare la questione dopo questa gara".
Usando cortesia, è una decisione che scontenta tutti. Ed erode gli ultimi residui di credibilità del Circus, ostaggio di una governance volubile e obsoleta, mossa solo dall’interesse economico e del tutto indifferente al dna della F1 e alle voci dei suoi primattori.