Aggressività, velocità e voglia di combattere: queste le caratteristiche di Kimi Raikkonen durante il Gran Premio di Russia. Il pilota della Ferrari, che aveva anche beffato in partenza Sebastian Vettel, ha poi battagliato con lui nelle fasi iniziali di gara, salvo poi restargli dietro. Molti tentativi di sorpassi durante i 53 giri, alcuni andati a buon fine, altri meno. Ma quello che più resterà impresso è la bagarre con Valtteri Bottas. Proprio nelle fasi finali, il podio era ormai vicino, Sergio Perez, terzo, non ne aveva più e Bottas e Raikkonen, quarto e quinto rispettivamente, ne hanno approfittato. Scavalcato il pilota della Force India restavano solo i due connazionali. Bottas era stato imprendibile durante tutta la gara, ma Raikkonen aveva trovato il modo per passarlo. Ci ha provato, ma qualcosa è andato storto. Quando era all’interno della curva, i due si sono toccati e l’incidente è stato inevitabile. Per il pilota della Williams la gara è finita a poche curva dal traguardo, mentre il connazionale della Ferrari è riuscito ad arrivare alla bandiera a scacchi, quinto e con la vettura danneggiata.
Immediatamente sotto investigazione la manovra di Raikkonen, che ha portato fuori pista Bottas. La Direzione Gara ha poi deciso: 30 secondi di penalità al ferrarista e 3 punti in meno sulla patente. Raikkonen è scivolato così dalla quinta all’ottava posizione. Ma lui non ci sta e afferma di aver effettuato un normale sorpasso. Così l’iridato 2007 racconta la sua gara e la manovra che gli è costata la penalità: “Durante tutta la gara la macchina si è comportata bene, soprattutto dopo il pit stop. Poi però sono rimasto bloccato nel traffico dietro. A volte superare altre macchine non era facile, perché mi mancava velocità sul dritto. Per quanto riguarda l’incidente, ho provato a passare Bottas nello stesso punto in cui ero riuscito a farlo nel giro precedente. Dopo la curva 3 c’era abbastanza spazio. Io non so se lui non si aspettasse che lo attaccassi in quel punto o se non mi ha visto. Ma ormai non potevo più tornare indietro. Ho cercato di sterzare e rimanere più interno che potevo, ma non c’era spazio e ci siamo toccati. È stato spiacevole sia per noi che per loro, perché nessuno vorrebbe avere incidenti. Però fa parte delle corse. Comunque è un peccato perché io credo che la mia manovra fosse dovuta solo a buone intenzioni, non una follia”.
A difendere il pilota Ferrari c’è Maurizio Arrivabene, che lancia anche una provocazione: “Per me si è trattato solo di un incidente di gara. A Montecarlo Ricciardo ha fatto la stessa cosa con Kimi”.
Con la penalità inflitta a Kimi Raikkonen, la Mercedes festeggia. Il titolo Costruttori va per il secondo anno consecutivo alle Frecce d’Argento, ormai matematicamente irraggiungibili. Nonostante il ritiro di Nico Rosberg, la vittoria di Lewis Hamilton (aiutata anche dalla penalità di Raikkonen) ha consegnato ieri il Campionato nelle mani della Casa di Stoccarda. Per la Mercedes è il secondo titolo consecutivo, anche nel 2014 vinto a Sochi.