La forza di Jules Bianchi non è misurabile solo all'interno di un circuito di Formula 1 ma anche in tutto ciò che la vita gli ha riservato. Jules sta combattendo, come sempre ha fatto, per tornare. Sono passati ormai diversi mesi dal incidente a Suzuka e molti progressi sono stati registrati nei segnali che il pilota francese mostra ai medici.
E' di pochi giorni fa la notizia del padre di Jules che rivela come il figlio abbia addirittura stretto la mano dei suoi cari nonostante sia ancora in coma. La cartella clinica dice che il corpo di Jules respira autonomamente, si muove, ma per il momento non si sveglia. Passo passo arriverà anche questo momento perché nel corso del tempo abbiamo imparato a conoscere Jules.
Veloce, dinamico e indiscreto: caratteristiche di un vincente, di un ragazzo come tanti con la passione per la velocità ma che come pochi, pochissimi ragazzi, con un talento cristallino. Jules la scorsa stagione porto una macchina senza ambizioni ad ottenere punti mondiali facendosi notare da molti team del circus della Formula 1.
Colin Kolles al giorno d'oggi rivela una retroscena importante. Jules Bianchi la domenica del terribile incidente non era un pilota Marussia ma bensì un pilota Sauber. Già nell'orbita Ferrari, il pilota francese aveva finalmente trovato una possibilità per emergere seriamente, approdando in un team coadiuvato dalla Ferrari per quanto riguarda la parte del propulsore che aveva tutte le carte in regola per fare il grande salto. Kolles afferma: "Esiste un contratto fra Jules e la Sauber firmato a mezzogiorno della Domenica".
Quella Sauber che tanto ha fatto parlare in questo inizio di campionato per la vicenda di Van de Garde e ora anche per la rivelazione di un contratto siglato anche con Jules Bianchi. La Sauber ha avuto problemi economici, per estinguerli in parte e' arrivata a concludere 6 contratti con altrettanti piloti garantendo loro il sedile per la stagione in corso.
Kolles ha infine aggiunto: “Non c’erano semplicemente tre contratti firmati. Ce ne erano sei. Io non riesco a capire il comportamento di Monisha. Non puoi semplicemente vendere una macchina, farci i soldi, poi sei mesi dopo venderla a qualcun’altro. Io ritengo che avere firmato 6 piloti per il 2015 fosse una mossa assolutamente calcolata per risolvere i loro problemi finanziari. Si sarebbero occupati del problema dei piloti in un secondo momento”.