Il circus della Formula 1 fa tappa in Malesia per il secondo Gran Premio della stagione. Il Sepang International Circuit ospita la Formula 1 dal 1999 e costituisce, da allora, una presenza fissa nel calendario iridato. Sepang è inoltre uno dei due circuiti del mondiale di Formula 1 presenti anche nel calendario del Motomondiale, condividendo questa particolarità con Austin.
IL CIRCUITO è uno dei molti nati dalla matita del designer tedesco Herman Tilke e sorge nella città di Sepang situata circa 60 km a sud di Kuala Lumpur. Pista molto veloce, si percorre a gas spalancato per circa il 60% del giro, lungo 5.543 km. Il tratto distintivo del layout del circutito è sicuramente rappresentato dai due lunghi rettilinei separati da un tornante, ma in realtà si tratta di una pista molto tecnica con curvoni veloci e impegnativi, specialmente nei settori 2 e 3. Il setup ottimale dipende da numerose variabili: generalmente la temperatura è torrida, tuttavia - come è tipico delle regioni monsoniche - la situazione può cambiare improvvisamente con piogge abbondanti, anche diverse volte nel weekend di gara. Per questo motivo le scuderie devono spesso alternarsi velocemente tra configurazioni da asciutto e da bagnato, inoltre è fondamentale per i piloti reagire velocemente ai miglioramenti/peggioramenti dell'asfalto in termini di gomme da utilizzare. Il caldo-umido mette a dura prova le prestazioni delle power unit.
IL GIRO. Il circuito inizia con il lungo rettilineo dei box. Per la curva 1 si cerca di staccare più tardi possibile, riducendo progressivamente la velocità mentre si percorre in seconda marcia questa lenta curva a destra alla quale segue curva 2 verso sinistra. In gara si assiste spesso a duelli interessanti in questo tratto per via del possibile incrocio di traiettorie. Curva 3 è una lunga piega a destra in salita che si percorre in pieno, prima di frenare al cartello dei 100 metri per affrontare curva 4, una stretta curva a destra con angolo a quasi 90°. Il secondo settore inizia con le curve 5 e 6 che insieme formano una chicane larga ad alta velocità molto impegnativa per i pneumatici e per il pilota, per via delle forti accelerazioni laterali a cui si viene sottoposti. Segue il tratto di curva 7 e 8 che insieme raffigurano un'unica curva a destra con doppio apice: si approccia alla 7 scalando dalla quinta alla terza marcia, si percorre la curva senza accelerare e si guadagna l'apice della curva 8 sempre in terza marcia per poi accelerare in uscita, con cambiata rapida in quarta marcia soprattutto in condizioni di bagnato. Segue un piccolo rettilineo che conduce alla curva 9: frenata ai 100 metri con scalata dalla sesta alla seconda e curva lenta in salita verso sinistra. In uscita occorre essere pazienti perchè è facile perdere la traiettoria durante la curva 10 verso destra. A questo punto siamo nel terzo settore che inizia con la impegnativa curva 11: la difficoltà è rappresentata dal dover frenare e sterzare simultaneamente verso l'approccio alla curva destra, accelerando solo dopo aver superato l'apice. Ora si giunge nel tratto più complesso del tracciato. Si inizia con la curva 12 a sinistra che in condizioni di asciutto può essere anche percorsa in pieno, dopodiché segue curva 13 verso destra. Il tratto tra le curve 13 e 14 è difficilissimo. Come per la curva 11, anche qui si percorre la piega a destra frenando, scalando e curvando simultaneamente, solo che bisogna mantenere una traiettoria larga per non mancare l'apice della curva 14 che giunge praticamente all'improvviso sulla propria destra. Il riferimento visivo è rappresentato da un paletto di gomma interno al cordolo. Segue il lungo rettilineo che conduce al tornantino di curva 15 e poi di nuovo sul rettilineo dei box. Questo tratto è lo scenario perfetto per sorpassi e successivi controsorpassi! Il video mostra il giro di pista dalla onboard camera di Lewis Hamilton in condizioni di bagnato, le più frequenti a Sepang.