Sventola la bandiera a scacchi sull'inverno della Formula 1. Ai team ormai non resta che impacchettare e spedire tutto in Australia per il primo atto del campionato mondiale 2015. Come era ampiamente prevedibile, la Mercedes si è confermata la squadra da battere. Tuttavia, dietro le frecce d'argento, la lotta per il secondo posto promette di essere serratissima con Williams, Red Bull e Ferrari che appaiono sullo stesso livello. La Mclaren sembra ancora lontanissima dal poter essere in grado di prendere parte a questa battaglia. Questi sono i nostri voti per le scuderie:

MERCEDES, voto 9,5. Hanno dimostrato che il meglio è migliorabile. Dopo aver trascorso la prima metà dei test a nascondere le loro potenzialità, concentrandosi su un lavoro finalizzato a potenziare l'affidabilità, negli ultimi quattro giorni hanno pensato di sopprimere totalmente qualsiasi residua velleità di titolo mondiale che poteva ancora albergare nelle speranze del resto del paddock. Il tempo di 1.22.7 fatto registrare da Nico Rosberg su gomma soft è stato circa 3 decimi più rapido della prima non-Mercedes della classifica (il secondo tempo è, manco a dirlo, di Hamilton), vale a dire la Williams di Valtteri Bottas, il quale lo aveva ottenuto con la gomma supersoft. In altre parole, per dominare la classifica dei tempi la Mercedes non ha avuto bisogno di montare la gomma da qualifica. Semplicemente pazzesco il divario con le altre. Perchè allora 9,5 e non 10? Beh, a cercare il pelo nell'uovo i campioni del mondo hanno avuto qualche problemino di affidabilità di tanto in tanto (anche se Toto Wolff non ha esitato ad ammettere che il team ha usufruito di una sola power unit per Barcellona, ndr.). 

FERRARI, voto 8. Promossi a pieni voti. Non vincerà il titolo mondiale, è difficile che scatterà subito dalla prima fila e non farà certo incetta di giri veloci, ma il Cavallino Rampante è riuscito nell'impresa di recuperare in un solo inverno - anche turbolento a livello societario - un secondo e mezzo di distanza dalla Mercedes. Stando alle parole di Vettel e Raikkonen la SF15-T è una macchina nata bene. Reattiva alle regolazioni, precisa (finalmente) nell'ingresso in curva, veloce sul rettilineo. Le Rosse saranno lì a dare battaglia a Williams e Red Bull per il secondo posto a Melbourne. Ma non sorprenda nessuno se da una "ottima base di partenza", il ritrovato team italiano nella seconda metà della stagione percorrerà altri preziosissimi chilometri sulla (lunga) strada verso la perfezione. Nel mondiale della Ferrari avrà un ruolo fondamentale la voglia di riscatto dei due piloti, provenienti entrambi dalla loro stagione più deludente. Sarà dalla loro rabbia agonistica che dovrà arrivare il guizzo vincente. 

WILLIAMS, voto 8,5. Ha confermato di essere la prima scuderia da prendere in considerazione per il secondo posto. Non era semplice per una scuderia a medio budget come quella di Grove resistere al ritorno di Ferrari e Red Bull, eppure la Williams ci è riuscita consegnando nelle mani di Massa e Bottas una monoposto eccellente, pur fallendo nel tentativo di avvicinarsi alla Mercedes. Il mezzo voto in più rispetto alla Ferrari è merito di quei quattro decimi abbondanti rifilati da Bottas alla prima rossa sulla classifica dei tempi, quella del suo connazionale Raikkonen.

RED BULL, voto 6. Test in chiaroscuro per la scuderia austriaca. Allo stato attuale, il balzo in avanti che ci si aspettava da parte dell'unico team in grado di sottrarre vittorie alle Mercedes l'anno scorso non è stato compiuto. A dire il vero le responsabilità sembrano da attribuire ancora una volta alle inefficienze del propulsore Renault in termini di potenza. Sicuramente il lavoro invernale svolto quest'anno è stato - se paragonato al disastro dell'anno scorso - buono, con anche due simulazioni di gara completate senza intoppi da parte di Kvyat e Ricciardo. Il problema è che a livello di tempi nessuno dei due alfieri della Red Bull si è piazzato nella top 10. Pare che la power unit Renault non abbia avuto quell'incremento di cavalli di cui sembra aver beneficiato quella Ferrari. Ma non sarà anche che il telaio - con un Adrian Newey a mezzo servizio - non è più il migliore del lotto?

McLAREN, s.v.. Ingiudicabile. La MP4-30 ha trascorso tanto, troppo tempo bloccata ai box per problemi di affidabilità del motore Honda per potere sperare in una buona gara in Australia. Purtroppo i problemi di gioventù di un propulsore nuovo di zecca sono passati in secondo piano dall'incidente di Fernando Alonso nella prima parte dei test di Barcellona. Detto questo, sarebbe un azzardo imperdonabile considerare già spacciati un team con le potenzialità di quello di Woking ed un motorista con le potenzialità della Honda, visto anche il recente passato della Red Bull che nei test invernali 2014 non smetteva di prendere fuoco ad ogni ingresso in pista, ma di sicuro la strada da percorrere è lunga e ripidissima.