Nel corso della prossima stagione di Formula 1 i motori potranno essere sviluppati e non "congelati" ad inizio anno. La decisione è stata presa nei giorni corsi da parte FIA, dopo che James Allison (direttore tecnico della Ferrari) aveva sollevato la questione nel week-end dello scorso Gran Premio di Abu Dhabi. Infatti, nel regolamento esiste una "falla" sulla data in cui bisogna omologare il proprio motore - non come l'anno scorso, cui si era specificato il 28 febbraio - che apre alla possibilità di sviluppare il motore nel corso del campionato.
Dunque la Ferrari e la Renault potranno usufruire di questo cambio di regolamento per poter colmare il divario dai più sviluppati motori Mercedes, veri dominatori della scorsa stagione. Rimane definitivo il limite di 4 power unit a stagione e le 32 parti modificabili del motore: esso si divide in 66 parti - e non necessariamente 66 pezzi - e solo il 48% di esso potrà essere sviluppato nel corso della stagione, appunto i 32 pezzi.
Unica eccezione è la Honda, che dovrà omologare il proprio motore entro il 28 febbraio. Il motorista giapponese è una new-entry nel Mondiale e dovrà affrontare gli stessi rischi fatti dagli altri motoristi nella scorsa stagione, dato che ha avuto un anno in più per poter sviluppare la power unit.