Siamo arrivati al 31 dicembre 2014, ultimo giorno dell'anno. Salutiamo quest'anno appena trascorso per accogliere il 2015, non senza ripercorrere tutte le 19 gare della stagione di Formula 1 2014 attraverso le 10 immagini più significative, aspettando un altro esaltante campionato.
1. Hamilton e Rosberg, amici diventati nemici
Hamilton vs. Rosberg. E' questo il riassunto della stagione 2014, il duello che ha più infiammato il campionato di Formula 1. Tra colpi bassi, polemiche, colpi di sfortuna e una Mercedes senza rivali, i due compagni di squadra amici (ma diventati nemici) hanno lottato fino all'ultima gara, dove a prevalere è stato l'inglese e un abbraccio sincero del tedesco. (Copyright: Formula One Management)
2. Il dramma di Bianchi
Si ritorna a parlare di sicurezza in Formula 1, dopo l'ultima volta avvenuta in occasione dell'incidente di Massa in Ungheria, nel 2009. Sotto la pioggia battente, a Suzuka avviene il dramma: Jules Bianchi sbatte contro un muletto, intervenuto per rimuovere la vettura ferma a bordo pista di Adrian Sutil. Il francese è grave e viene subito portato in ospedale; successivamente viene fatto entrare in coma indotto e operato. Si inizia a discutere sulla sicurezza, sulle colpe dell'incidente e se si poteva evitarlo. Ritorna il lato nero e drammatico della F.1. (Copyright: EPA)
3. La rinascita della Williams
Dalle stalle alle stelle. La Williams - grazie alla nuova motorizzazione Mercedes - dimentica il terzultimo posto dell'anno prima e diventa il terzo team della stagione. Con un Felipe Massa ritrovato (ma anche sfortunato) e un Valtteri Bottas veloce e combattivo, la scuderia di Frank rinasce dalle ceneri e si dimostra competitiva fin da subito, conquistando anche la pole position in Austria col brasiliano e sfiorando la vittoria nell'ultimo Gran Premio, con entrambi i piloti sul podio. (Copyright: Williams)
4. Ricciardo, la nascita di un futuro campione
Tre vittorie stagionali (Canada, Ungheria e Belgio) e terzo posto finale nella classifica piloti, il primo dei "normali". Daniel Ricciardo è il volto nuovo e sorridente della Formula 1, una piacevole sorpresa per tutti. L'australiano - alla sua prima stagione in Red Bull, dopo anni trascorsi in Toro Rosso e alla HRT nella stagione di debutto - è l'unico a vincere tra i piloti non-Mercedes e batte il suo compagno di squadra Sebastian Vettel. (Copyright: Paul Chiasson/AP)
5. Vettel e Alonso, la crisi di due campioni
Il primo è il campione in carica, il secondo è il pilota di punta della Ferrari. Sebastian Vettel e Fernando Alonso non riescono a brillare per tutta la stagione e le loro stelle si spengono. Il tedesco non vince e viene battuto dal compagno di squadra Ricciardo, mentre lo spagnolo fatica con la nuova vettura, troppo lenta rispetto alla concorrenza. La lotta di Silverstone è lo scambio di consegne tra i due, dato che Vettel diventerà il pilota di punta della Ferrari per il 2015, al posto di Alonso diretto verso la McLaren. (Copyright: Sutton Images)
6. La Russia, Sochi e la noia
Ogni stagione di Formula 1 ospita un nuovo appuntamento nel calendario. Quest'anno è il caso della Russia e il circuito di Sochi, ricavato tra le strade della cittadella olimpionica e sede del Giochi Olimpici Invernali di quest'anno. Il circuito delude: è monotono, poche curve interessanti e con ampie vie di fuga. La gara risulta essere noiosa ed è un flop sotto il punto di vista dello spettacolo, mentre per il numero tifosi corsi a vedere la gara sulle tribune è un successo. Comunque ciò non toglie che si è già iniziato a discutere nell'effettuare la gara in notturna per aumentare lo spettacolo... (Copyright: Al Volante)
7. I primi punti per la Marussia
Al Gran Premio di Monaco Rosberg gioisce per la sua vittoria nel Principato, ma non è l'unico a festeggiare. Infatti, nel box della Marussia, si esulta per l'arrivo in top-10 di Jules Bianchi (più precisamente al nono posto), che consente al team russo di raccogliere i primi punti Mondiali. Purtroppo lo sforzo non porterà a nulla, dato che il team salterà le ultime tre gare per problemi finanziari e non potrà usufruire del bonus per l'arrivo nella classifica costruttori, con la conseguente chiusura del piccolo team russo. (Copyright: F1GrandPrix.MotoriOnline.com)
8. L'exploit della Force India e del ritrovato Perez
E' una cosa a cui tutti danno poca importanza, ma che bisogna riconsiderare. Dopo una stagione non esaltante con la McLaren, Sergio Perez, ex talento della Sauber nel 2012, viene recuperato dalla Force India e il team compete fino all'ultimo per il quinto posto nella classifica costruttori contro la più titolata McLaren, anche grazie all'altro talento Nico Hulkenberg. In Bahrain il messicano sale sul podio, mentre il tedesco è temporaneamente terzo nella classifica piloti. Nelle corse successive, però, la squadra indiana non riuscirà a far di meglio. (Copyright: Force India)
9. Lotus e Sauber, dalla felicità alla disperazione
Un tempo erano delle belle realtà, mentre oggi sono in piena crisi. Lotus e Sauber concludono la stagione con pochi alti e molti bassi; la prima raccoglie solo 10 punti (quando l'anno prima vinceva in Australia con Raikkonen e concludeva terza nel Mondiale), mentre la seconda manco uno. L'incidente tra Maldonado e Gutiérrez in Bahrain - e anche l'incidente in Gran Bretagna - è il simbolo della stagione nera dei due team. (Gopyright: Getty Images)
10. Motori turbo, ma senza rumore
Era l'obiettivo di Jean Todt fin da quando si era candidato alla presidenza della FIA ed è stato (quasi) raggiunto in questa stagione: convertire le Formula 1 e renderle più "verdi" e meno inquinanti. Però, con il nuovo regolamento sui motori - dei V6 da 1.600 cmc e dotati di recupero di energia, la cosiddetta "Power Unit" -, la Formula 1 ha perso l'elemento d'interesse per tutti i suoi fan: il rumore. Troppo silenziose, il rumore è simile ad un aspirapolvere. Perfino i musetti con il "nasone" passano inosservati davanti a questo problema. Nei test di metà stagione si cerca di studiare dei nuovi sistemi per amplificare il rumore (come la trombetta nella foto), ma senza risultato... (Copyright: Action Images).