Ancora una vittoria, un dominio impressionante: giri veloci, poco consumo benzina o gomme; tutto perfetto, tutto meravigliosamente colorato di blu, il colore del momento in Formula 1.
Ecco le pagelle del GP Austin 2013
Sebastian Vettel - voto 10: Voremmo trovare altre parole, altri sinonimi o concetti diversi, nuovi, originali. Ma la parola che ci viene in mente quando parliamo di lui è solo una: dominio. Prove libere, tempi, long run, pit stop, qualifica, partenza, gara, esultanza, podio, interviste, coppe e champagne. Dominio. Il momento più saliente della sua gara, quello più emozionante e che ha tenuto tutti con il fiato sospeso per qualche secondo, è stato quando salutava il pubblico con il gomito fuori dalla macchina, quando inscenava una litigata teatrale con la fidanzata al telefono, o durante la sua partita di chiusura a Texas Hold'em sul Mac.
Romain Grosjean - voto 10: Crashman non esiste più, il vecchio campione olimpionico di macchine da scontro è solo un ricordo delle nostre menti, un pezzo nella storia e qulche riga su Wikipedia. Ora è un uomo maturo, rinato, più solido, stabile, concreto, un vero e proprio leader all'interno del team; forse perchè, ormai, con Raikkonen le cose non andavano più bene già da metà campionato, se non prima. Ma non si deve essere così cattivi e sminuire la grande prestazione del francesino targato Lotus, che sancisce ufficialmente l'evoluzione da bruco indifeso e debole, a farfalla colorata; e sfreccia in alto, sul podio, a sandwich tra i tori, per portare la Lotus ad un grande successo stagionale, in attesa dell'annata 2014.
Mark Webber - voto 9: L'uomo dal corno e dal ferro di cavallo sempre in tasca - saranno tarocchi, visto che non funzionano - colpisce ancora. Oggi il fato è stato clemente con il cangurone tutto mascelle e occhioni, tranne nel momento in cui aveva il KERS altalenante e quando ha dovuto rinunciare all'attacco decisivo su Grosjean, al quale si era notevolmente avvicinato per conquistare la doppietta.
Lewis Hamilton - voto 8: Sarà, ma Lewis ha qualcosa in più. Sarà la crisi - alcune volte c'è, altre volte pure - con la Nicole nazionale, sarà il nuovo team, la rinata amicizia con Alonso dopo il disastro 2007, il cane sbavante che si porta sempre dietro, i colori argentati - molto simili a quelli McLaren - ma Luigino orologiaio stampa un 4° posto ancora una volta consistente e ottiene un - forse - saldo 2° posto nella classifica costruttori 2013.
Fernando Alonso - voto 8.5: 'Abbiamo fermato lo sviluppo della F138 per puntare al 2014': l'aveva detto Domenicali più di un mese fa, ma questa è la solita frase che il signor 'speriamo nella prossima gara, ottima prestazione Fernando' ripete ogni anno a settembre, a cavallo con i primi freddi ottobrini, quando vede la monoposto incapace di lottare per il mondiale. Cambiano solo gli anni e i nomi delle macchine. Per fortuna c'è SanFernander che risolve tutto. La macchina è penosa - vedere prove libere, long run, qualifiche, partenza (ma quella era anche stata causata dal lato sporco), gara e consumo gomme, vedere anche la voce 'Felipe Massa', per gli amici 'l'uomo dei miracoli', chiamato anche 'il racimolapunti'. Alonso però lotta come un Super Sayan. Con Hamilton c'era quasi riuscito, ma, dopo tutto lo sforzo del sorpasso precedente, come poteva lo spagnolo chiedere ancora qualcosa alla macchina? Guadagna ancora il titolo di vicecampione, l'eterno secondo. Samurai, ci vediamo l'anno prossimo
Nico Hulkenberg - voto 7: Non si capisce perché la Lotus gli stia davvero preferendo bidoman Pastore. Soldi? Sì, la dura realtà. Questo ragazzino è un talento, 'beato chi se lo prende'!
Nico Rosberg - voto 6: Questo weekend se l'è perso, evidentemente era andato a funghi con Stellina The Star Bruno e i meccanici della Ferrari. Ovviamente prima di andare dal barbiere a farsi l'ossigeno 40º, non vorrà mica rovinarsi la chioma, eh.
Sergio Perez - voto 6,5: Bella gara, bella. Tanto è stato licenziato.
Massa - Kova - Pastore: il prossimo?