Nella settimana in cui Sebastian Vettel ha vinto il suo 4 titolo mondiale, un altro grandissimo campione dopo aver vinto nel 2011 la battaglia più importante, ovvero quella della vita, riesce a conquistare il suo primo titolo Wrc 2. Stiamo parlando del pilota polacco Rober Kubica, ex promessa della Formula 1.

La vita di Kubica è cambiata drasticamente  il 6 febbraio 2011 quando, durante una prova speciale del Rally Ronde di Andora, il pilota polacco si è andato a schiantare con la sua Skoda Fabia inizialmente contro un guard rail e successivamente contro il muro di una chiesa. Da li nulla è stato più come prima; Frattura alla gamba destra, emoraggia interna e lesioni multiple alla mano destra, alla spalla e al braccio e questo per lui è stato solo il dolore minore. Dopo sette ore di interminabili interventi, l'équipe di medici dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, riescono a salvargli il braccio e la gamba ma ammettono che tornare alle competizioni agonistiche sarà un'utopia.

Da qui inizia il calvario di Robert  tra fiseoterapia e nuovi interventi, tra il pensiero fisso di dover abbandonare la sua carriera di pilota e il sogno non cosi proibitivo un giorno di poter approdare in Ferrari. Solo grazie ed esclusiamente alla sua forza di volontà e alla continua fiseoterapia il pilota di Cracovia nel Settembre del 2012 riesce a tornare sul sedile di una macchina da corsa, la Subaru Impreza Wrc, guidandola nella 3 edizione della Ronde del Gomitolo di Lana svoltasi a Biella.

Il sogno diventa realtà, oltre ad essersi salvato la vita è riuscito a tornare a fare, anche se in modo molto più amatoriale, quello che ha sempre amato e quello per cui vive,  cioè correre. Vincendo tutte e quattro le prove speciali riesce addirittura ad aggiudicarsi la competizione. Da li la strada è in discesa, partecipa a numerosi competizioni fino ad arrivare alla guida di una vera Wrc. Il 2013 è l'anno della sua rinascita, dell'ennesima consacrazione; infatti Robert partecipa a qualche prova speciale del Wrc e del campionato Wrc 2, dove pochi giorni fa ha addirittura trovato la vittoria del mondiale.

Siamo davanti ad un vero e proprio miracolo sportivo dove l'amore, la passione, la tenacia e la caparbietà fanno diventare un "semplice lavoro" una vera e propria ragione di vita e grazie ad essa un semplice uomo distrutto, sia moralmente che fisicamente riesce a ritrovare gli stimoli per tornare a vivere e a fare ciò che più ama nella vita cioè correre.