GP India, Vettel, Red Bull, vittoria, titolo, macchina, aerodinamica, lattine, velocità, geni, tecnica, motore, sponsor, futuro, successo, testa, soldi, soddisfazione, lacrime, show.
Ecco in poche parole il senso di questo campionato mondiale, di un pilota così giovane e così vincente, di una "storia" che inizia a formarsi adesso, destinata a svilupparrsi poi nel tempo, con risultati meravigliosi.
Sebastian Vettel - voto 10: 10 alla gara in India, 10 alla carriera, 10 al campionato, al titolo, alla macchina, agli ingegneri, a Newey, a Horner, al team, al motore, ai geni dei box, all'aerodinamica, al toro rosso che scalpita, corre e vince, ai secondi di vantaggio che incrementa ad ogni giro, alle pole positions, al ditino, a Monza 2008, a tutto. 10 ad un campione, 10 ai 4 titoli mondiali, 10 alla coppa, al successo.
Nico Rosberg - voto 8: gara consistente, questo è certo, ma, a volte, è mancata la zampata finale per il tedesco. I 30 secondi di distacco dal campione del mondo 2013 pesano, ma la Mercedes recupera e incrementa il suo punteggio.
Romain Grosjean - voto 9: una gara magistrale, magnifica, super. Un voto così alto all' 'asfaltatore di macchine' non glielo davo dai tempi d'ori della GP2, ma oggi i complimenti se li merita tutti. Il francescino ha recuperato dalla 17a posizione fino ad arivare alle 3a, e nessuno si è fatto male. Tutto ok allora.
Felipe Massa - voto 7,5: Driiin, driiin: il Felipinho Meravigliao si sveglia, forse un po' troppo tardi - ma, sai com'è, si avvicina il "momento decisivo per il suo futuro in F1 lontano dalla Ferrari", e, hai capito il furbettino, sfodera un garone molto consistente e pulito -. "Non aiuterò più Alonso", aveva tuonato un po' di tempo fa. Ora o menino de São Paulo è diventato un falco cacciatore, in cerca di prende sulle quali balzare e sfoderare il colpo. Alla veranda età di 573 anni, dopo 9932 stagioni in Ferrari, Felipe regala ai tifosi ferraristi una vittoria... emh, scusate.
Mark Webber - voto 10: 10 alla sfiga, alla sfortuna, alla sua macchina "uguale" a quella di Sebbo, al motore, al cambio, all'alternatore, alle gomme che saltano, alle strategie, al parcheggio, ai punti persi per strada, alla carriera, alla sua ultima stagione. Il cangurone della F1 ci lascia con un sorriso, un ricordo meraviglioso, un'emozione: quella dei suoi titoli mondiali, delle vittorie e delle "botte di fortuna" che tanto hanno caratterizzato la sua carriera.
Fernando Alonso - voto 6 (?): moscetto, arrendevole, lento, sfigato. NO! Non possiamo dire sfigato ad Alonso, anzi, al "Culonso", così come lo chiamano gli amici bibitari. Perchè lo spagnolo di Oviedo ha sempre avuto fortuna durante la sua carriera, sempre tutto ok per lui. Tocca Webber all'inizio della gara e strategia nel cestino. Rimane nelle retrovie e porta a casa un 11° posto da brividi - sì, di freddo. Poteva fare di più? Credo proprio di si.
Kimi Raikkonen - voto 7: Io gli darei 10 a tutte le gare, per la grinta, la rabbia, le risate che mi fa fare durante i suoi team radio, quando sbaglia strada, quando litiga, quando è felice ma in realtà sembra sia a lutto. Quella di domenica non sarà stata la gara della sua vita, ma dall'anno prossimo tutto cambia - almeno si spera.