È sicuramente un finale di stagione ad alta tensione e ricco di suspence quello che sta vivendo il Campionato 2013 della MotoGP. Il Gran Premio d’Australia è stato un momento chiave e di svolta, con la penalità inflitta a Marc Márquez e la vittoria di Jorge Lorenzo, che ha recuperato al leader 25 punti, portandosi ora a meno 18.
A Phillip Island abbiamo assistito a risvolti e polemiche che sono state solo un assaggio ed il GP del Giappone si preannuncia altrettanto ricco di tutto ciò. A partire dalla conferenza stampa di oggi, tenutasi al Twin Ring di Motegi, dove i protagonisti di questa stagione hanno risposto alle domande della stampa come di consuetudine. Márquez appare sicuro di sé, motivato e sicuro dei suoi mezzi. Lorenzo sa di non essere il favorito, ma è agguerrito e pronto a lottare, sia in pista che in Direzione Gara. Con riferimento all’episodio avvenuto durante il rientro in pista un po’ sopra le righe di Marc, il Campione del Mondo in carica sostiene: “Abbiamo rivisto le immagini di quell’episodio e ho cambiato opinione: Meregalli e Zeelenberg mi hanno fatto notare il suo ingresso in pista. Sia io che Pedrosaandavamo veloci in quel punto, avrebbe dovuto darci la precedenza. E’ stata chiaramente colpa di Marc”. Non usa mezzi termini il maiorchino, che continua: “Serve una penalità, un’ammonizione è necessaria”. Polemiche non ancora concluse, dunque, ma alimentate dal team Yamaha, che ha chiesto chiarimenti alla Direzione Gara sulla manovra di Márquez.
Riguardo all’azione in pista del weekend che sta per iniziare, Lorenzo afferma: “Qui a Motegi ho vinto e sono arrivato secondo negli ultimi due anni. Ora il campionato è aperto, ma è lontano dall'essere sicuramente nostro. Il meteo potrebbe andare a favore o contro di noi, ma adesso abbiamo la possibilità di crederci davvero. Normalmente in frenata non siamo eccezionali, ma tra accelerazione e velocità in curva siamo ottimi. Siamo fiduciosi".
Sembrano più pacati i toni di Márquez, anche se non meno tesi. Il leader della classifica non fa trasparire tensione né pressione per un titolo che potrebbe arrivare proprio domenica: “Speriamo che Motegi vada meglio rispetto a Phillip Island, ma non c'è nulla da temere, perché anche in Australia mi sentivo benissimo sulla moto. Qui è un circuito con tanti punti di frenata e sarà una bella gara. Dobbiamo spingere al massimo perché le ultime due gare saranno fondamentali". Non colpevolizza inoltre la sua squadra, nonostante il palese errore che l’ha penalizzato facendogli perdere punti preziosi in Australia: “Le motivazioni del team sono altissime. Tutti possono sbagliare quindi non c'è nessun problema, adesso siamo ancora più forti”.
Tra i due contendenti al titolo, Valentino Rossi spera di entrare un po’ più nel vivo della gara, per poter ricoprire un ruolo da protagonista sul tracciato giapponese. Il meteo potrebbe essere un alleato: “Con la pioggia posso essere competitivo. Siamo quasi alla fine e questo campionato è volato. Ho fatto un buon risultato in una gara strana come quella di Phillip Island. Motegi è una pista che mi piace, ci aspettiamo condizioni di bagnato visto che è da un po' che non corriamo sulla pioggia. Posso essere competitivo con la pioggia, staremo a vedere".