Ci avviciniamo sempre di più al GP del Giappone, dove il pilota favorito, neanche a dirlo, è Sebastian Vettel, che potrebbe giá procamarsi campione del mondo. In casa Ferrari invece, si sta vivendo un clima molto caotico; da una parte abbiamo il direttore generale Stefano Domenicali che al termine di ogni gara cerca di stemperare gli animi e di lodare il "samurai" ferrarista, con la speranza che da Maranello arrivino quegli step aereodinamici e non, utili a colmare il gap (ormai abissale) con la lattina più veloce del mondo.
Dall'altra parte invece abbiamo Fernando Alonso, sicuramente il pilota più veloce del circus, quel pilota capace di compiere rimonte impensabili, partendo ad ogni GP dalla terza o quarta fila e riusciendo tramite partenze e sorpassi da cardiopalma a portare molto spesso la Rossa a podio.
Il "samurai" però inizia a dare segni di cedimento, ne è la prova il team radio trasmesso da Sky durante le qualifiche del Gran Premio d'Italia, dove, nel bel mezzo del Q3 il pilota di Oviedo definisce "scemi" i componenti del proprio team per aver intavolato una strategia a dir poco inefficace.
Quello purtroppo non era stato l'unico episodio tangibile di uno screzio che ormai dura da diverse gare tra lo spagnolo e la Ferrari, basti vedere ed ascoltare le dichiarazioni post gara di nando, il quale non usa mezze misure nel definire la Rossa come una macchina poco competitiva.
Alonso è un pilota che ama la Rossa e lo ha dimostrato anche nel post gara a Monza, dove si è autoscattato una foto dal podio con una spettacolare cornice, ma c'è da dire che è anche un pilota ed un uomo troppo intelligente da non capire che essendo il più forte, può e merita una macchina al suo livello.
Non ci resta che augurarci e aurargli che dall'anno prossimo la Ferrari metta a disposizione sia di Alonso che di Kimi, una vera e propria macchina, capace di lottare ad ogni gp con la Red Bull, cosicchè anche il fortissimo pilota di Oviedo possa tornare ad amare la "nostra" Rossa, ad oggi di un colore un po più sbiadita del solito.