La novità del calendario Superbike è stata quella di correre le due gare del weekend di Laguna Seca in due giorni differenti. Gara 1 è stata disputata di sabato, solamente un paio d’ore dopo la Superpole, mentre Gara 2 di domenica. Se la prima manche è stata costellata di colpi di scena e da ben due bandiere rosse che hanno costretto i piloti a tre partenze, la seconda è stata più tranquilla, anche se lo spettacolo non è certo mancato.
In Gara 1 Tom Sykes ha beffato tutti, tagliando il traguardo per primo. Chaz Davies ed Eugene Laverty hanno completato il podio. In difficoltà Marco Melandri, ha finito la gara al 4° posto, mentre Sylvain Guintoli, che nelle prime due partenze era stato una scheggia, si è ritrovato a passare sotto la bandiera a scacchi in 5ª posizione. Situazione complicata per il francese dell’Aprilia, costretto ad una bella gara il giorno dopo per non perdere troppo terreno da Sykes.
In Gara 2, al contrario di quanto ci si aspettasse, Sylvain Guintoli va sotto le aspettative e, a parte nei primi giri, non è mai protagonista della corsa, facendo la “comparsa” e concludendo la gara con un altro 5° posto. Per un’Aprilia che lascia Laguna Seca a mezza bocca ce n’è un’altra che festeggia: Eugene Laverty dà la zampata sul finale, andandosi a prendere a testa della corsa e lasciando Sykes, fino a quel momento al comando, a giocarsela con Giugliano e Melandri, rispettivamente 2° e 3° al traguardo. L’inglese della Kawasaki termina così la sua gara al 4° posto, poco davanti al primo rivale in Campionato.
La situazione in classifica ora si vede un po’ ribaltata. Sykes è sempre al comando con 361 punti, mentre Guintoli perde per un punto il secondo posto a favore del suo compagno di squadra Laverty. L’irlandese, con le ottime prestazioni di Laguna Seca, è salito a quota 338 punti, 23 in meno di Sykes. Marco Melandri, 4° a 319 punti, vede allontanarsi il sogno iridato. 42 sono i punti che lo separano dal capoclassifica quando mancano 4 gare alla fine del Mondiale (cioè due weekend).
GARA 1 – Scatta il semaforo e con lui Sylvain Guintoli, che con una partenza stratosferica resta in testa, anche se incalzato da Sykes. Nel frattempo Laverty, partito male, viene sfliato da alcuni piloti, tra cui Melandri, che con un buono spunto, si ritrova in terza posizione. Le BMW, almeno nei primi giri, sembrano andar bene e si fa vedere anche Davies, che inizia a far pressione sul compagno di squadra.
Dopo un paio di giri Guintoli è saldamente al comando e riesce ad avere un buon margine sugli inseguitori, primo fra tutti Sykes. Intanto inizia ad arrivare sul gruppo di testa anche Giugliano, che si unisce nella lotta per il secondo posto tra Sykes, Davies, Melandri e Laverty. Quando ormai il vantaggio dell’Aprilia di Guintoli sembra essere sufficiente per disputare una gara in solitaria, viene esposta la bandiera rossa. La caduta senza conseguenze della wild card Eslick ha danneggiato le protezioni a bordo pista, rendendola così poco sicura. Dopo aver reso il tracciato di nuovo in condizioni di sicurezza adeguate, si può ripartire. Partenza fotocopia della precedente è la seconda, che vede di nuovo Guintoli al comando con Sykes alle sue spalle. Stavolta però, il francese non riesce ad allontanarsi e tutti i piloti, dal primo al sesto, lottano per la vittoria. Tutto ciò fino a quando non viene esposta un’altra bandiera rossa, che pone fine alla prima metà di gara. Hayden (Roger) ed Haslam sono i piloti coinvolti nella caduta e, mentre il primo tornerà in pista alla ripartenza, il secondo non sarà presente a causa di una botta alla gamba. Quando si riparte mancano ormai 12 giri alla conclusione, ma stavolta Guintoli viene beffato in partenza e non riesce ad ottenere l’ottimo spunto delle due partenze precedenti. 5° al traguardo e lontano dalla testa della gara, vede il suo rivale Sykes vincere con mezzo secondo di vantaggio Davies, 2°. Laverty, il suo compagno di squadra, chiude il podio, mentre Melandri, seppur in difficoltà, riesce a portare a casa un 4° posto.
Ordine d’arrivo dei primi dieci piloti
01. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team 12 giri in 16’55.703
02. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 1.253
03. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team + 2.454
04. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 2.650
05. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 3.430
06. Davide Giugliano – Althea Racing + 3.584
07. Jules Cluzel – Crescent Suzuki + 9.134
08. Toni Elias – Red Devils Roma + 11.252
09. Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare + 14.140
10. Mark Aitchison – Team Pedercini + 17.830
GARA 2 – In partenza Laverty ha un ottimo spunto e si trova a comandare la gara, davanti a Sykes, Guintoli, Canepa, Melandri e Davies. Nei primi giri Guintoli prova in tutti i modi ad attaccare Sykes, anche se non gli riesce il sorpasso. Nel frattempo il gruppone di testa perde due piloti: Canepa e Davies, il primo scivola e rientra in pista in ultima posizione e il secondo rientra ai box per un problema tecnico. Se la giocano quindi Laverty, Sykes, Guintoli, Melandri e un arrmbante Giugliano, tutti molto vicini. Al 5° giro l’affondo di Sykes, che passa Laverty e prova già ad allungare sugli altri piloti. La situazione già difficile, si complica per Guintoli, che si vede sfilare dalle moto di Melandri prima e di Giugliano poi.
Il francese dell’Aprilia è in difficoltà ed è costretto a fare da comparsa in una gara che doveva vederlo assolutamente protagonista. Quando ormai sembra che non si possa fare più nulla contro un Sykes dominatore, torna alla carica Laverty, che si avvicina fino a sorpassarlo al penultimo giro. Il pilota della Kawasaki è in estrema difficoltà e, mentre Laverty se la gioca con Giugliano fino alla bandiera a scacchi, Sykes viene passato anche da Melandri. Così il primo a passare sotto la bandiera a scacchi è Laverty, che passa in compagno di squadra anche in classifica. Secondo, a solo 1 decimo da Laverty si piazza Giugliano e Melandri, 3°, chiude il podio. Solo 4° e 5° Sykes e Guintoli.
Ordine di arrivo dei primi dieci piloti
01. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team 26 giri in 36’44.555
02. Davide Giugliano – Althea Racing + 0.112
03. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team + 2.051
04. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team + 2.304
05. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team + 2.959
06. Jules Cluzel – FIXI Crescent + 10.187
07. Toni Elias – Red Devils Roma + 17.789
08. Roger Hayden – Michael Jordan Motorsports + 20.602
09. David Salom – Kawasaki Racing Team + 22.055
10. Michel Fabrizio – Pata Honda World Superbike Team + 23.472
La classifica dei primi dieci dopo 12 gare (24 manches)
01. T. Sykes
02. E. Laverty
03. S. Guintoli
04. M. Melandri
05. C. Davies
06. L. Baz
07. M. Fabrizio
08. J. Rea
09. D. Giugliano
10. J. Cluzel