Si è appena concluso il Gran Premio d’Italia forse più noioso degli ultimi anni dove si sapeva già dalla partenza chi avrebbe vinto la gara e con gli altri ad inseguire, non ci sono state grandi battaglie almeno per le posizioni di vertice, così come non ci sono stati incredibili colpi di scena e la pioggia preventivata all’inizio non è intervenuta per disturbare lo svolgimento lineare del gran premio. Alla fine la vittoria è andata a Sebastian Vettel che ha mantenuto la leadership per tutta la gara, alle sue spalle Fernando Alonso e Mark Webber con Massa quarto e Hulkenberg quinto. Solo 9° e 11° Hamilton e Raikkonen, i grandi assenti dal gruppo di testa.

LA GARA - Al via non scatta benissimo Vettel che però riesce a mantenere la posizione con un gran bloccaggio dell’anteriore destra arrivando in prima variante, mentre è discreta la partenza di Webber che affianca Vettel salvo poi farsi fregare da un Massa partito col coltello tra i denti che si è andato ad incollare al tedesco, mentre Alonso riesce a guadagnare la posizione solo su Hulkenberg. Dietro contatto tra Raikkonen e Perez con il messicano che va lungo alla prima variante e il finlandese che danneggia l’alettone anteriore e dovrà quindi rientrare ai box. Alla variante della Roggia finisce invece la gara di Di Resta finito addosso a Grosjean.

Al secondo giro Vettel ha già un discreto margine su Felipe Massa che tiene dietro Webber, incalzato da un Alonso in rimonta. Alonso salta di forza Webber all’esterno della Roggia; i due si toccano con Webber che ha la peggio (l’ala anteriore dell’australiano è leggermente danneggiata) e si mette all’inseguimento di Massa staccato di 3 secondi da Vettel. Al settimo giro Alonso raggiunge e supera Massa mettendosi all’inseguimento della Red Bull numero 1 nel tentativo di non fargli accumulare tanto distacco.

Vettel gira su tempi inavvicinabili per Alonso che fa quel che può, ma il tedesco ha già un distacco di oltre 6 secondi in 10 giri di gara. Dal muretto box avvisano Vettel di rallentare per un eccessivo surriscaldamento all’anteriore ma il tedesco non sembra ascoltare il suo muretto box e continua a spingere come un forsennato. Alonso dietro si lamenta che il tedesco dalla partenza ha la luce posteriore rossa accesa ad intermittenza che gli provoca fastidio ma non ci sono comunicazioni dalla Direzione Gara. Pit stop per Hamilton, che rientra per una foratura. Da notare che l’inglese ha problemi con la radio e non ha sentito dal box l’ordine di rientrare.

Vettel e Alonso continuano a girare sugli stessi tempi anche se lo spagnolo ha 6,5 secondi di ritardo dal tedesco. Primo ritiro della gara è quello di Jean Eric Vergne con la Toro Rosso che era in battaglia con Button e Grosjean quando si vede del fumo bianco uscire dalla parte posteriore destra della sua vettura. Il più veloce in pista a sorpresa non è il biondino della Red Bull ma bensì Kimi Raikkonen che si trova in fondo allo schieramento dopo il cambio gomme del primo giro e non avendo nulla da perdere sta andando come un matto.

Primo e unico giro di pit stop per i top team in zona punti con Vettel e Webber che rientrano quasi in contemporanea e Massa li segue il giro dopo rientrando in pista però poco dietro alla Red Bull dell’australiano. Alonso invece, di comune accordo con il suo Ingegnere di pista, decide di proseguire per cercare di recuperare più terreno possibile a Vettel.

La tattica Ferrari ancora una volta purtroppo non paga perché Alonso rientra sì in pista ancora secondo dietro a Vettel ma staccato di 10 secondi dal tedesco e con Webber incollato negli scarichi. Il punto debole delle Rosse sembra proprio essere la strategia utilizzata in qualifica che spesso si ripercuote anche in gara con scelte spesso discutibili. Vettel amministra il vantaggio con Alonso che non riesce a replicare ai tempi del tedesco. Il più veloce in pista però è Lewis Hamilton che fa segnare un 1’27”6 ed è in gran recupero. L’inglese sta trasformando una brutta qualifica in una buona gara girando su ritmi pazzeschi per recuperare posizioni e sta cercando di andare a prendere Massa.

Alonso riesce a replicare finalmente al martello Vettel con un 1’27”4 che gli permette di recuperare 3 decimi al tedesco, ma è più per tenere a bada Webber che tentare di andare a prendere Vettel. Quello tra Alonso e Webber è il duello forse più interessante della gara ma anche dietro non scherzano affatto con Button, Grosjean e Perez a darsele di santa ragione, con Hamilton e Raikkonen precipitati ancora nelle retrovie per il secondo pit di entrambi.

Mentre le prime 5 posizioni sono ormai congelate con Vettel, Alonso, Webber, Massa e Hulkenberg tranquilli, dietro vengono su fortissimi Hamilton e Raikkonen che a suon di giri veloci recuperano posizioni e sono a ridosso della zona punti. I due sembrano procedere di pari passo e arrivano anche a scontrarsi per l’11^ posizione.

A 7 giri dalla fine dal muretto box chiedono prima a Webber e poi a Vettel di preservare il cambio delle loro vetture ed effettuare cambiate ai bassi regimi. Alonso forte di questa situazione ne approfitta per prendere spazio su Webber e recuperare qualcosa a Vettel (3 secondi circa in 4 giri) ma non basta perchéVettel passa sul traguardo del penultimo giro con il suo giro più veloce per ribadire la superiorità anche in questa gara.

Al traguardo è Vettel a passare per primo seguito da Alonso, Webber e Massa. Hulkenberg splendido quinto e Rosberg sesto con Daniel Ricciardo, prossimo pilota Red Bull, settimo. A punti anche Grosjean, Hamilton e Button con Raikkonen solo 11°.

La classifica finale della gara

1. Vettel Red Bull-Renault 1h18m33.352
2. Alonso Ferrari + 5.4
3. Webber Red Bull-Renault + 6.3
4. Massa Ferrari + 9.3
5. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 10.3
6. Rosberg Mercedes + 10.9
7. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 32.3
8. Grosjean Lotus-Renault + 33.1
9. Hamilton Mercedes + 33.5
10. Button McLaren-Mercedes + 38.3
11. Raikkonen Lotus-Renault + 38.6
12. Perez McLaren-Mercedes + 39.7
13. Gutierrez Sauber-Ferrari + 40.8
14. Maldonado Williams-Renault + 49.0
15. Bottas Williams-Renault + 56.8
16. Sutil Force India-Mercedes + 1 giro
17. Perez McLaren-Mercedes + 1 giro
18. van der Garde Caterham-Renault + 1 giro
19. Bianchi Marussia-Cosworth + 1 giro
20. Chilton Marussia-Cosworth + 1 giro

Ritirati:
Driver Team
Vergne Toro Rosso-Ferrari 35
Di Resta Force India-Mercedes 1

Giro più veloce: Hamilton, 1:25.849

La classifica piloti

1. Vettel 222
2. Alonso 169
3. Hamilton 141
4. Raikkonen 134
5. Webber 130
6. Rosberg 104
7. Massa 79
8. Grosjean 57
9. Button 48
10. Di Resta 36
11. Sutil 25
12. Perez 18
13. Ricciardo 18
14. Hulkenberg 17
15. Vergne 13
16. Maldonado 1