Agosto, si sa, è tempo di primi bilanci e anche di bozze di regolamento per le stagioni a venire. Teoria confermata anche quest’anno dove dopo Silverstone, Dorna ha stilato la prima bozza per il regolamento 2014. L’obiettivo comune di Dorna, FIM e Case è sempre quello di ridurre i costi, ma in che modo si tenterà di ridurli? Le prime modifiche al regolamento parlano di:
- riduzione dei motori a disposizione per pilota (8 motori massimo a stagione) con enorme lavoro dei tecnici per rendere le moto sempre più affidabili magari a scapito delle prestazioni (Kawsaki dovrà lavorare sodo)
-limitato numero dei rapporti del cambio, tetto al costo di freni e sospensioni.
Sicuri che basteranno solo questi piccoli accorgimenti a calmierare i prezzi?
La novità più grossa nel regolamento 2014 è la possibilità per i team privati di ricevere moto complete a prezzo “calmierato” (di quanto non è dato saperlo) per i prossimi 3 campionati (2014, 2015 e 2016) in modo da avere in griglia un numero sufficiente di moto competitive, con pacchetto identico a quello dei piloti ufficiali, compresi aggiornamenti e manutenzione durante la stagione (quello che non sempre avviene in MotoGP dove le moto clienti hanno manutenzione durante la stagione ma non sempre vengono aggiornate di volta in volta)
Per non farsi mancare nulla, infine, Dorna ha ben pensato di introdurre anche in Superbike la categoria CRT! Il concetto è più o meno lo stesso delle CRT in MotoGP (moto low cost non all’altezza dei prototipi, salvo rari casi – leggasi ART), ma in Superbike si chiamerà “EVO”. Le SBK “EVO” saranno strutturate come le SBK normali per telaio, sospensioni e freni, ma il motore delle EVO avrà lo stesso trattamento della categoria Superstock. In attesa di conoscere le cifre di spesa massima e ulteriori dettagli, è comunque un segno che la Superbike sta tornando alle origini.