Nel pre-gara di Montreal Fernando Alonso ha analizzato di fronte ai microfoni la propria situazione in campionato dopo le prime sei gare del 2013. A dispetto di un miglioramento di due punti rispetto allo scorso Mondiale, lo spagnolo si trova non in prima ma in terza posizione iridata, dietro a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.

“Siamo felici di avere più punti rispetto a Canada 2012, ma allo stesso tempo c'è del rammarico per non essere di nuovo in prima posizione. Abbiamo dimostrato di possedere una vettura competitiva, tuttavia, la sfortuna si è scagliata troppo spesso contro di noi e mai contro Vettel. Io ho rotto l'ala in Malesia e mi sono fermato al secondo giro, in Barhain ci sono stati guai col DRS e lo stesso Raikkonen ha segnato un punto a Monte Carlo; soltanto Sebastian è stato immune da errori o problemi tecnici. D'ora in avanti non possiamo più fallire se alla fine dell'anno vogliamo essere davanti alle Red Bull”.

Kimi Raikkonen è ancora adirato con Sergio Perez per l'incidente di Monaco. “Ho parlato con Charlie (Withing, ndr) dopo la corsa e mi ha detto che è stato un normale incidente di gara, in seguito ha discusso anche con Perez ma non so cosa si siano detti. Secondo me Sergio è stato troppo irruento e incosciente; entrambe abbiamo rischiato di farci male e questo non va bene. Io tenevo la mia linea, lui si è buttato dove evidentemente non c'era spazio per tutti e due. Cercherò di rimediare in Canada”.


Sebastian Vettel, invece, si è scagliato contro l'operato Pirelli, poco chiaro. “Onestamente non capisco le mosse della Pirelli. Prima annunciano un cambio di mescola e poi si rimangiano tutto; va contro lo sport e contro la sicurezza qualora queste attuali coperture dovessero essere pericolose. A noi non si è mai presentato il fenomeno della delaminazione, tuttavia altri teams hanno mostrato quanto possa essere pericoloso. Non sono d'accordo con il test della Mercedes dato che 1000 km sono un bel margine per migliorare e a Monaco lo hanno dimostrato vincendo, fortunatamente dal canto nostro abbiamo limitato i danni e mantenuto la leadership; questo conta più di tutto”.