Questo round inglese della Superbike ha evidenziato lo strapotere di Tom Sykes e della Kawasaki. Il 27enne inglese ha dominato libere, qualifiche, Superpole e le due gare con una disinvoltura pazzesca dimostrando una forma smagliante e un passo gara inarrivabile per gli inseguitori. Ottimo weekend di gara anche per il compagno di squadra di Sykes, Loris Baz che in entrambe le gare si è difeso alla grande dagli attacchi degli altri piloti raccogliendo un 5° e un 7° posto a suggellare una giornata molto positiva per la verdona di Akashi.

Aprilia si difende con onore raccogliendo un 3° e un 2° posto con Guintoli che ha sempre più la testa al mondiale, un 7° (peggiore risultato quest’anno arrivato con errore quando era in bagarre con Baz, Rea e Giugliano)  e un 3° posto con Laverty e le due ottime manche di Davide Giugliano in sella alla Aprilia del team Althea, molto aggressivo e capace di ottenere un 6° e un 4° posto. Un po’ più in crisi Michel Fabrizio che non è andato oltre due 10i posti in entrambe le manche.

BMW a corrente alternata con Melandri e Davies. Buone manche per Melandri che raccoglie un 2° e un 5° posto. Prova un po’ più opaca per Davies (8° e 6° posto finali) che è apparso un po’ troppo arrendevole nelle bagarre con chi gli stava intorno.

Capitolo Honda. Con Haslam costretto saggiamente a rinunciare alle manche ma eroico nell’affrontare dignitosamente le qualifiche e la superpole, il peso della casa alata nel round di Donington è tutto sulle spalle di un combattivo Jonathan Rea. L’irlandese è un pilota coriaceo che non molla mai e lo ha dimostrato anche in gara-1 resistendo finchè ha potuto al tentativo di fuga di Sykes e mollando solo a pochi giri dalla fine per elettronica non perfetta della sua Honda. In gara-2 non riesce ad andare oltre un 11° posto finendo dietro addirittura all’Aprilia clienti di Fabrizio

Chi ha deluso davvero, ma purtroppo non è una novità, è la Ducati. Nonostante schierasse per questo round di Donington (complice lo stop del Campionato Superstock) il tester Niccolò Canepa, non si sono avuti segnali di risveglio da parte della Casa bolognese. In gara-1 il trio di Ducati ufficiali ha chiuso addirittura una in fila all’altra con Badovini a precedere Checa e Canepa. In gara-2 con Checa fermo per dolori alla spalla e Badovini caduto è Canepa a portare un mezzo sorriso alla Ducati conquistando un 8° posto davanti a Cluzel, Fabrizio e Rea.