Splendida giornata sul circuito di Monza, che ospita il quarto appuntamento del Mondiale Superbike. Grande assente Carlos Checa, che non si è ancora rimesso del tutto dall'infortunio alla spalla, e si vede quindi costretto a posticipare il suo rientro. Non c'è nemmeno Alexander Lundh, infortunatosi la volta scorsa, e sostituito da Fabrizio Lai. Spettacolare prima gara ricca di sorpassi soprattutto tra Eugene Laverty, Marco Melandri, Tom Sykes e Sylvain Guintoli, con il pilota italiano della BMW che alla fine riesce a imporsi di forza sui rivali, mentre in Gara 2 è di nuovo questo quartetto a dominare, ma questa volta la vittoria è di Eugene Laverty, ottenuta nuovamente all'ultimo su un ritrovato Marco Melandri.
Gara 1
Tom Sykes scatta nuovamente dalla pole, ma non è una buona partenza la sua, infatti si ritrova in quarta posizione, mentre Eugene Laverty fugge in prima posizione tallonato da Jonathan Rea, che però dura poco perché sia Marco Melandri che Tom Sykes lo sverniciano relegandolo in quarta posizione. Da quel momento purtroppo per il pilota Honda sarà una gara in calando, che si concluderà con l'ottava posizione.
Già al terzo giro il quartetto di testa composto da Laverty, Melandri, Sykes e Guintoli fa il vuoto dietro di sé, lasciando intendere che la lotta per la vittoria sarà un affare tutto loro. A questo punto Guintoli effettua un gran sorpasso su Sykes, che subito cerca di rispondere ma commette un errore andando largo e perdendo un po' il contatto con i primi tre. Dietro di loro segue un combattivo terzetto composto da Davies, Rea e Giugliano, con il pilota Honda e l'italiano della Ducati in bagarre per il sesto posto. Al settimo giro si registra una penalità (un drive through) per Jules Cluzel, autore finora di una gara non troppo brillante.
Ma Guintoli continua la sua gara sorpassando poco dopo Melandri e mettendosi in scia a Laverty, che poco dopo infila guadagnandosi la prima posizione. Melandri però non ci sta, e supera deciso Laverty, prendendosi la seconda piazza. Dietro di loro, Giugliano ha perso posizioni, mentre Davies e Rea fanno il vuoto creando una bella bagarre tra loro, finché il pilota Honda non commette un errore perdendo posizioni.
Tornando sul gruppo di testa, anche Sykes supera Laverty, che perde qualche decimo nei confronti dei primi tre, mentre c'è un altro attacco di Melandri alla Roggia su Guintoli, con il pilota italiano che cerca di mettere da subito qualche decimo tra sé e gli inseguitori.
A quattro giri dalla fine, sul rettilineo Melandri viene sfilato da Guintoli e Sykes, mentre Laverty è poco dietro in quarta posizione. Sykes sorpassa anche Guintoli e cerca di scappare, mentre il pilota francese subisce il sorpasso anche da Laverty, perdendo terreno dai primi.
Laverty a due giri dalla fine decide di superare Melandri che Sykes senza troppi complimenti, con quest'ultimo che perde una posizione a favore del pilota italiano. Arrivo in volata con Melandri che alla fine riesce a infilare Laverty conquistando la vittoria in questa prima emozionante Gara 1.
I tempi dei primi dieci:
1. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – 18 giri in 30’54.925
2. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – + 0.085
3. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – + 0.107
4. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – + 1.844
5. Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – + 7.629
6. Michel Fabrizio – Red Devils Roma – + 8.407
7. Loris Baz – Kawasaki Racing Team – + 15.555
8. Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – + 16.465
9. Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – + 16.668
10. Davide Giugliano – Althea Racing – + 26.820
Gara 2
Durante il giro di riscaldamento la Kawasaki di Loris Baz rimane ferma sulla griglia, viene quindi spinta in corsia box, da dove il pilota si trova costretto a partire per questa seconda manche.
Bella partenza del poleman Tom Sykes che però alla prima curva viene sfilato da Eugene Laverty, mentre dietro si attaccano subito Giugliano e Melandri, con il pilota Aprilia scatenato che supera subito Sykes e si avvicina alla testa della corsa, ma commette un errore finendo largo e perdendo posizioni. Intanto Jules Cluzel è protagonista di una caduta in questa Gara 2, concludendo un weekend non proprio splendido per lui.
Solo tre giri, ma si è già formato un terzetto in fuga composto da Laverty primo, Sykes secondo e Melandri terzo, con Guintoli che piano piano sta recuperando. Jonathan Rea, autore al quinto giro di una caduta, riesce a tornare in pista ma solo per riportare la sua Honda al box, concludendo qui il suo weekend.
Melandri riesce a mettersi davanti alla Kawasaki di Sykes, ma non ha fatto i conti con Guintoli, che fa lo stesso, ma subito dopo cerca di piazzarsi anche davanti alla BMW dell'italiano, riuscendoci dopo qualche tentativo. Anzi, poco dopo sul rettilineo infila anche Laverty, prendendosi la prima posizione. Dietro di loro, Davies e Giugliano hanno formato un bel duo in lotta per la quinta posizione, finchè Davies non si stende, costretto così a dire addio alla gara.
Al penultimo giro Laverty e Melandri superano di forza Sylvain Guintoli, cosa che prova a fare poco dopo anche Sykes, senza riuscirci, e anzi andando lungo. Laverty e Melandri intanto scappano, con l'obiettivo di giocarsi la prima posizione, ed è il pilota Aprilia alla fine ad avere la meglio sul rivale, ottenendo in volata la vittoria in questa Gara 2. Secondo Melandri, autore del giro più veloce, mentre completa il podio la Kawasaki del poleman Tom Sykes, con una particolare manovra su Sylvain Guintoli, che chiude così in quarta posizione.
I tempi dei primi dieci classificati:
1. Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – 18 giri in 30’59.653
2. Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – + 0.143
3. Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – + 0.725
4. Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – + 1.619
5. Michel Fabrizio – Red Devils Roma – + 9.965
6. Davide Giugliano – Althea Racing – + 10.066
7. Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – + 12.241
8. Loris Baz – Kawasaki Racing Team – + 29.771
9. Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – + 35.005
10. Max Neukirchner – MR Racing – + 41.757