Fernando Alonso sembra aver preso le sembianze dell'imponente samurai tatuato sulla schiena quando asserisce che “quest'anno arriviamo in Spagna con un obiettivo solo: vincere”.

Vincere; l'imperativo che contraddistingue la compagine italiana, disatteso però troppe volte in queste ultime stagioni. Il 2013 sembra l'anno della Ferrari e lo ha ribadito anche Alonso confrontando la F138 e la sorella sfortunata F2012. “Le prime quattro gare sono state diverse dalle precedenti annate; è la prima volta che possediamo, forse, la macchina più competitiva di tutti. E' chiaro, non abbiamo raccolto quanto credevamo ma sono convinto che i risultati arriveranno presto. Ricordo che con la F2012 pagavamo 1/1.5 dalla testa. Vincemmo in Malesia grazie ad una grande dose di fortuna mentre in Cina -quest'anno- abbiamo dominato e in Australia siamo giunti secondi senza problemi. Le altre due gare sono state condizionati dal caso (la rottura dell'ala a Sepang ed il DRS in Bahrain, ndr.)”.

Sulla stessa lunghezza d'onda il team-mate Felipe Massa il quale punta alto in Catalunya: “Sarà una gara importante per me, sento di poter ambire alla vittoria finale. Avremo degli aggiornamenti importanti che ci dovrebbero dare qualcosa in più sul giro secco”. Il brasiliano si è anche soffermato sul tema Pirelli, che ha deciso di cambiare le mescole Soft e Hard. “Penso sia stato un cambiamento dovuto; le Hard non erano tali e questo ha pregiudicato la prestazione in diverse occasioni. Stesso discorso per le Soft; sono felice che la Pirelli abbia accolto il malcontento di alcuni piloti”.

L'alfiere Lotus Kimi Raikkonen non è spaventato dalla possibile partenza del padre della E21 James Allison. “Abbiamo un grande staff e la partenza di James non dovrebbe essere tragica per noi; diversi ingegneri sono pronti a sostituirlo e a dare il massimo. Cosa farò nel 2014?” ha proseguito il finnico parlando del suo futuro. “Non lo so, ancora non ho deciso poiché c'è molto tempo per farlo. Potrei rimanere in Lotus come andare altrove..”

In casa McLaren invece Sergio Perez è certo che dopo il duello Bahrain, Jenson Button sarà più rispettoso nei suoi confronti. “La lotta con Jenson mi è servita per guadagnare più rispetto da parte sua e far intendere che non c'è ancora una chiara gerarchia; tutti e due siamo in lotta allo stesso modo. Anche il team ora lo ha capito”.

Tempo di riscatto per Mark Webber, chiamato a migliorare i risultati delle gare extra eurpee ed a ridurre lo strappo di ben 45 lunghezze dal leader, e compagno, Sebastian Vettel. “Sono stato sfortunato finora, spero di rifarmi a Barcellona. Devo riabituarmi a stare lì davanti, a puntare forte e non pensare ad altro. Confido molto in questa gara; vedremo come andrà”.