Dopo il sole e il caldo di due settimana fa ad Aragón, la Superbike parte alla volta dell’Olanda per disputare la gara sul circuito di Assen. Considerato “l’università delle due ruote”, è un tracciato tecnico che piace a molti piloti, primo fra tutti Sylvain Guintoli, ch qui ha ottenuto il primo successo in Superbike. Occhi puntati sul fresco vincitore in Spagna, Chaz Davies per aspettarsi conferme. Attesa una ripresa da parte di Carlos Checa, che ancora sembra lottare con i problemi della sua Ducati, e di Tom Sykes, che in gara non riesce a mantenere il passo dei primi. L’Aprilia ha una doppia faccia: una è quella di Guintoli, che arriva in Olanda come leader della classifica, un’altra è quella di Laverty, reduce da un doppio zero ad Aragón.

IL CIRCUITO – Inaugurato nel 1926, misurava 28 km di lunghezza: infatti si disputavano gare su stradine di campagna nei pressi della cittadina di Assen. Solo nel 1995 fu costruito il circuito permanente, la cui lunghezza non andava oltre i 7705 metri.

Il circuito di Assen è nato per le due ruote. Ha, infatti, ospitato ininterrottamente il motomondiale dal 1949. Nel 2006 furono effettuate delle modifiche che hanno comportato il netto cambiamento della prima parte del circuito, riducendo la lunghezza totale. L’eliminazione dei lunghi rettilinei e la costruzione di curve lente, con nuove tribune annesse, ha suscitato non molte polemiche da parte degli appassionati e dei nostalgici del vecchio circuito di Assen. Oggi, lungo 4542 metri, è composto da 17 curve, di cui 11 a sinistra e 6 a destra. Considerato la “Cattedrale” o, “l’università delle due ruote”, è un tracciato particolarmente impegnativo sia a livello di messa a punto della moto, sia per i piloti stessi.

COSA CI SI ASPETTA – Sylvain Guintoli è sicuramente il pilota che parte come favorito su questo tracciato. Proprio qui ad Assen ottenne la prima vittoria in Superbike l’anno scorso, durante una gara funestata da una pioggia battente. Arriva, inoltre, come leader iridato, dal momento in cui Eugene Laverty, suo compagno di squadra e diretto inseguitore, ad Aragón è stato costretto al ritiro sia in gara 1 che in gara 2. Proprio Laverty qui è alla ricerca del riscatto: il portacolori dell’Aprilia vuole rifarsi di un weekend nero. I due piloti promettono battaglia, ma non sono gli unici. Anche Chaz Davies, autore di una doppietta in Spagna due settimane fa, sarà in grado di dire la sua. Ci si aspetta qualcosa di più dal suo compagno di box, Marco Melandri. Il terzo gradino del podio in gara 1 e il 5° posto in gara 2 non lo rendono particolarmente soddisfatto, seppure reduce da un’operazione alla spalla. Dovrà tirare fuori le unghie anche per poter gestire il suo ruolo di pilota di punta in BMW.

Mentre Melandri e Laverty se la devono vedere con i rispettivi compagni di squadra, Carlos Checa ha il suo bel da fare con la Ducati, che al momento non sembra all’altezza delle Aprilia e delle BMW. Stesso problema per Sykes. L’inglese della Kawasaki è imbattibile sul giro secco (la superpole ad Aragón è stata di nuovo di suo appannaggio), ma non riesce a mantenere il ritmo, non ha un passo gara sufficiente per competere con i top team.

Gli orari del weekend

Venerdì

ore 11.45, Superbike, Prove libere 1 (Italia 2)

ore 13.45, Supersport , Qualifica 1 (Italia 2)

ore 15.30, Superbike, Qualifica 1 (Italia 2)

Sabato

ore 9.45, Superbike, Qualifica 2 (Italia 2)

ore 10.45, Supersport, Prove Libere 2 (Italia 2)

ore 12.30, Superbike, Prove libere 2 (Italia 2)

ore 15.00, Superbike – Superpole (Italia 1/Italia 2)

ore 16.05, Supersport, Qualifica 2 (Italia 2)

Domenica

ore 9.20, Superbike, Warm up (Italia 2)

ore 9.50, Supersport , Warm up (Italia 2)

ore 12.00, Superbike – Gara 1 (Italia 1/Italia 2)

ore 13.30, Supersport, Gara (Italia 2)

ore 15.30, Superbike - Gara 2 (Italia 1/Italia 2)