Prima l'errore da dischetto, poi la traversa e il gol nel finale: nella notte della consegna del premio di MVP del mese, Zlatan Ibrahimovic riesce a salvare il Milan al 93' da una sconfitta che avrebbe avuto il sapore di beffa. A San Siro è 2-2 contro un Verona che sorprende in avvio, con l'immediato gol di Barak e il raddoppio che la Lega indica come autogol di Calabria (suo il tocco sul tiro di Zaccagni), e riesce a resistere agli assalti del Milan grazie ad un super Silvestri e ad un po' di fortuna: l'autogol di Magnani, che tocca in maniera forse decisiva la zampata di Kessie, riapre la partita e dopo un rigore sbagliato, malamente, una traversa di testa ed una serie di miracoli da parte del portiere di Juric, Ibrahimovic riesce ad evitare la prima sconfitta in campionato al Milan fermando il risultato sul 2-2. Punto che permette ai rossoneri di salire a 17 in classifica, a +2 sul Sassuolo e a +3 su Napoli e Roma, mentre il Verona resta agganciato a Inter e Lazio.
Forfait dell’ultimo minuto nel Milan che si vede costretto a sostituire Romagnoli con Gabbia: il classe ‘99 guida la difesa con Kjaer davanti a Donnarumma, in cabina di regia c’è Bennacer affiancato da Kessie mentre alle spalle di Ibrahimovic la trequarti è composta da Saelemaekers, Calhanoglu e Leao. Parte dalla panchina Rebic. Nel Verona Juric conferma Barak dall’inizio con Zaccagni che compongono il duo alle spalle dell’ex di serata Kalinic: nel 3-4-2-1 c’è spazio in difesa per il giovanissimo Lovato mentre in mezzo al campo giocano Dawidowicz e Ilic, con Tameze in panchina almeno dall’inizio.
La prima metà del primo tempo del Meazza è un vero e proprio spot al proprio calcio di Juric e del suo Verona che domina il campo e mette in estrema difficoltà il Milan, forse ancora stordito dopo lo 0-3 di giovedì contro il Lille. Gli ospiti approcciano meglio la sfida e portano subito i primi pericoli dalle parti di Donnarumma che al 5’ è già decisivo: grande percussione di Zaccagni che passa in mezzo a due, entra in area e serve al centro rasoterra Kalinic il quale interviene con l’esterno ma Donnarumma salva con i piedi da pochi passi mettendo il pallone in corner. Ma proprio dagli sviluppi del calcio d’angolo nasce il gol del vantaggio Verona: a staccare più in alto di tutti è Ceccherini, palla sulla traversa che poi torna in campo dove è Barak il più lesto a spingere in porta per lo 0-1. Il vantaggio non porta il Verona a chiudersi ma la squadra di Juric continua a spingere cavalcando l’onda fino a trovare, di nuovo da palla inattiva, il gol del raddoppio: la difesa del Milan è brava a mettere fuori di testa il cross partito dalla sinistra ma sulla palla al limite ci arriva Zaccagni che calcia non benissimo ma è fortunato nel trovare la deviazione di Calabria che beffa Donnarumma per lo 0-2 gialloblu. Il raddoppio scuote un po’ il Milan che inizia a crescere e porta i primi pericoli dalle parti di Silvestri che tra il 23’ e la mezz’ora deve effettuare almeno un paio di interventi decisivi: il primo arriva sul destro dal limite di Leao che il portiere del Verona allunga in corner, il secondo sul tentativo ravvicinato di Theo Hernandez che non riesce a trovare la via del gol. In mezzo a queste due occasioni arriva però il gol che accorcia le distanze per il Milan che torna in partita con la rete di Kessie, aiutato anche dal tocco di Magnani, che supera Silvestri e fa 1-2.
Nella ripresa Pioli decide di provare a spingere più forte sull’acceleratore e lo fa inserendo Rebic per Saelemaekers nell’intervallo e la presenza del croato porta un po’ più di apprensione alla retroguardia del Verona che al 52’ rischia di subire il gol del pari, cancellato solo per offside di pochi centimetri di Calhanoglu che l’aveva messa dentro. La spinta rossonera però è costante e al ventesimo della ripresa arrivano altre due occasioni per trovare il gol del 2-2: Theo Hernandez si ripresenta di nuovo a tu per tu con Silvestri che è di nuovo insuperabile e con il piede mette il tentativo del terzino francese in angolo. Dalla bandierina la battuta di Calhanoglu finisce in area dove Lovato nel tentativo di intervenire colpisce solo Kessie regalando il penalty al Milan: dal dischetto si presenta Ibra che dagli undici metri sbaglia clamorosamente e spara alle stelle. L’undici rossonero ha anche la possibilità di riscattarsi con altre due occasioni al 76’ e al 77’ ma la serata dello svedese, sembra, non essere fortunata: il bomber del Milan di testa colpisce prima l’incrocio dei pali e poi da due passi si trova di nuovo la porta murata da un super Silvestri. Protagonista in negativo anche al 90’ Ibrahimovic quando, dopo il check al VAR Guida annulla il pari di Calabria per il fallo dello svedese in occasione dell’assist. Bastano però pochi secondi ancora al Milan per trovare il meritato gol del pari, proprio con Ibrahimovic che riscatta una serata nera: prima gira col destro e viene chiuso dall’ennesimo intervento di Silvestri, poi sul cross di Brahim Diaz vola di testa e firma il 2-2 finale.
Milan 4-2-3-1 | Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Bennacer, Kessie; Saelemaekers (dal 46’ Rebic), Calhanoglu (dal 87’ Hauge), Leao (dal 78’ Brahim Diaz); Ibrahimovic. Allenatore: Stefano Pioli
Hellas Verona 3-4-2-1 | Silvestri; Ceccherini, Lovato, Magnani (dal 73’ Cetin); Lazovic, Dawidowicz (dal 64’ Tameze), Ilic (dal 69’ Udogie), Dimarco; Barak, Zaccagni; Kalinic (dal 64’ Colley). Allenatore: Ivan Juric
Arbitro Marco Guida. Ammoniti Juric (30’), Ceccherini (33’), Lovato (42’), Bennacer (54'), Tameze (90'+1').
Match valido per la 7^ giornata della Serie A TIM. Si gioca allo stadio Giuseppe Meazza di Milano.