Esame rimandato: ieri pomeriggio il Milan non è andato oltre l'1-1 contro l'Hellas Verona. Un pareggio che ha fermato parzialmente la rincorsa dei rossoneri. La squadra di mister Pioli ha perso due punti preziosi che li avrebbe avvicinati alla zona Champions visti anche i passi falsi di Roma ed Atalanta. Un vero peccato
LE ASSENZE PESANO
Il Milan è andato subito in svantaggio con il gol di Faraoni ma è riuscito a trovare il gol del pareggio dopo pochi minuti su punizione di Calhanoglu. Nella ripresa, gli ospiti hanno giocato meglio colpendo anche due pali, ma i padroni di casa non hanno sfruttato la superiorità numerica (espulso Amrabat ndr). Nel finale un po' di sfortuna ha impedito ai rossoneri di vincere. Da segnalare l'esordio in prima squadra di Daniel Maldini 3899 giorni dopo l'ultima di Paolo.
Un'occasione sprecata: è pesata come un macigno l’assenza di Zlatan Ibrahimovic non convocato per influenza ma anche per un affaticamento al polpaccio. Dati alla mano è evidente come la non presenza dello svedese coincida quasi sempre con la mancanza di vittorie del Milan e di una prestazione poco grintosa.
La domanda sorge spontanea: è una squadra già Ibra-dipendente? Forse e non va assolutamente bene visto anche l'età del giocatore (38 ndr). "Non mi sono mai nascosto - le parole di Pioli- Ibra è un valore aggiunto sia per lo spessore che per il timore che incute". Ieri però è mancato anche l'apporto di Bennacer, un faro in cabina di regia.
"Non posso rimproverare ai miei giocatori la voglia di vincere, anche se ci ha fatto perdere lucidità. Potevamo e dovevamo vincere C’è il rammarico, perchè anche in una giornata di difficoltà oggettiva e di poche scelte in panchina la squadra ha giocato e provato a vincerla".
Le assenze non devono essere di certo un alibi, ma ora bisogna archiviare subito il pareggio perchè è iniziata una settimana importante ovvero quella del derby. Domenica sera ci sarà la tanto attesa gara contro l'Inter per continuare la rimonta e vincere la stracittadina cosa che non accade da molto tempo.