Il risultato può ingannare, ma il match del Franchi è tutt'altro che noioso. L'anticipo delle 15 tra Fiorentina e Juventus termina a reti inviolate, ma il pari va piuttosto stretto ai ragazzi di Montella: i Viola, che mancano ancora una volta l'appuntamento con la prima vittoria in campionato, dominano per buona parte della partita creando anche diverse palle gol che però non puniscono una Juve spenta e piuttosto imballata. Per Sarri netto passo indietro rispetto all'ottima ora di gioca messa in campo contro il Napoli e attenzione alla situazione infortuni: nel primo tempo vanno KO sia Douglas Costa che Pjanic per un problema al flessore della coscia, poi al 60' Danilo dà forfait per crampi. Promossa per i Viola la prima da titolare di Ribery che si accende nella parte finale del primo tempo e incanta il Franchi portando i suoi vicini pi volte al vantaggio. In classifica la Juve si ferma a 7 punti, il Napoli alle 18 può rifarsi sotto, l'Inter può invece allungare.
Le formazioni
La Fiorentina scende in campo con una novità nel modulo che dal 4-3-3 speculare a quello della Juve si passa ad un 3-5-2 versatile: in difesa gioca sul centro-sinistra Caceres, con Dalbert e Lirola esterni di centrocampo e in attacco non c’è una vera prima punta con Chiesa e Ribery a non dare punti di riferimento. Sarri invece va sul sicuro e non cambia nulla rispetto alla squadra che ha vinto contro il Napoli: c’è Danilo a destra, Khedira mezz’ala e il tridente offensivo composto da Douglas Costa, Higuain e Ronaldo.
Il primo tempo della Juve è a due volti, uno prima dell’infortunio di Douglas Costa e uno dopo: fino all’8’ i bianconeri lasciano il pallino del gioco in mano alla Fiorentina cercando poi di ripartire, mentre dopo l’uscita del brasiliano i bianconeri davanti praticamente non si vedono più e giocano una partita prevalentemente difensiva. La Viola dal suo imposta ritmi molto alti e cerca di non far impostare i bianconeri da dietro e, infatti, nel giro di un minuto al quarto d’ora mette in grande difficoltà Szczesny: il primo errore in disimpegno lo commette proprio il portiere polacco che rilanciando colpisce in pieno Chiesa ma senza conseguenze, il secondo arriva dopo il retropassaggio sbagliato di De Ligt che mette in difficoltà il suo portiere che però riesce a murare Ribery, avventatosi sul pallone. La chiave del primo tempo dei ragazzi di Montella è quindi il recupero del pallone alto e i frutti si vedono anche poco dopo la mezz’ora con Pezzella che vince un rimpallo in mezzo al campo, Ribery allarga dove Castrovilli serve di prima al centro in zona Chiesa che non ci arriva ma alle sue spalle c’è proprio il centrale argentino che chiude anche l’azione con una conclusione però molto larga. A spingere sono anche gli esterni Dalbert e Lirola e sull’asse di questi ultimi arriva l’ultima palla gol della prima frazione: cross dalla destra per il taglio sul secondo palo di Dalbert che leggermente sbilanciato colpisce male di testa e Szczesny sul primo palo riesce a mettere in corner. In finale di tempo arriva però anche il secondo cambio forzato per la Juventus: questa volta a fermarsi è Pjanic, anche lui per un problema al flessore della coscia.
La seconda frazione viene impostata sin da subito su ritmi inferiori ma la Fiorentina riesce a tenere comunque il pallino del gioco mentre la Juve non cambia tendenza e resta a proteggere la propria area di rigore prima per poi spingere in contropiede. La prima occasione della ripresa capita al 54’ sui piedi di Castrovilli: lancio per Chiesa che taglia alle spalle di De Ligt, servizio arretrato per l’arrivo del centrocampista frutto del settore giovanile Viola che però colpisce male e calcia fuori da buonissima posizione. All’ora di gioco la Juve effettua l’ultimo cambio della partita: anche Danilo fermato da un problema fisico, dentro al suo posto Cuadrado che ha subito la chance di galoppare sulla destra in contropiede ma sul suo cross Ronaldo non riesce a girare con decisione in porta. L’opportunità migliore per la Juve arriva al 74’: inserimento ottimo di Khedira che si ritrova a tu per tu con Dragowski, il tedesco preferisce però crossare per Ronaldo al posto di calciare ma il portoghese non ci può arrivare per l’ottimo intervento di Pezzella che lascia il campo poco dopo per un problema fisico. Nel finale la fatica prevale sulla lucidità e non nascono più occasioni: al Franchi finisce 0-0.