Tre volte avanti e tre volte recuperata. La nuova Roma di Paulo Fonseca parte con un 3-3 in campionato in casa all’Olimpico contro un Genoa rognoso che non molla mai e per tre volte riesce a riacciuffare i giallorossi. Come successo anche ieri sera a Firenze con Fiorentina-Napoli, la difese sono ancora un po’ ballerine e allora piovono occasioni da una parte e dall’altra: pronti via la Roma la sblocca con Under, non raddoppia e viene recuperata per la prima volta da Pinamonti, al primo centro col Genoa e al sesto in A. Nessun ’99 come lui, non male. Per il nuovo vantaggio i giallorossi si appendono alla giocata da fenomeno vero di Dzeko, non di certo come quella di Juan Jesus in finale di tempo che causa il rigore del 2-2 rossoblu. Nel secondo tempo è ancora Roma con Kolarov su punizione, bellissima, poi nel momento più equilibrato della partita è Kouamé a gelare l’Olimpico e a firmare il pareggio finale. Altri sei gol, altrettante emozioni a segnare una prima di campionato da sogno.

Le formazioni

La Roma va in campo con il classico 4-2-3-1 di Fonseca ma lascia in panchina Mancini schierando dal 1’ la coppia rodata nel pre-campionato Fazio-Jesus. Niente maglia da titolare neanche per Veretout e Diawara mentre davanti c’è Kluivert, con Zaniolo e Under, a sostegno di Dzeko. Andreazzoli non snatura il 3-5-2 del Genoa dello scorso anno e conferma il modulo inserendo però Schone in regia e la coppia offensiva giovanissima Pinamonti-Kouamé. In mezzo al campo sulla destra c’è Ghiglione, al ritorno dal prestito al Frosinone.

La partita

L’avvio della Roma è sicuramente più deciso di quello del Genoa che viene subito messo alle corde dalla velocità e dalla qualità della fase offensiva giallorossa a cui bastano sei minuti per sbloccare la situazione all’Olimpico: la prima rete stagionale la firma Cengiz Under che arriva fino dentro l’area e dopo aver saltato Criscito e Zapata col sinistro buca Radu sul primo palo. Il Genoa, dopo aver concesso un’altra occasione a Under che però sfiora soltanto il raddoppio con un bel diagonale, ritrova equilibrio in campo, gioca palla al piede e soprattutto porta in avanti spesso anche Romero che diventa un’arma in più e al 16’ i risultati si vedono: lancio in area dove il centrale sudamericano fa da sponda per Pinamonti che con forza calcia alle spalle di Pau Lopez trovando l’1-1. Il pareggio del Grifone porta ad un momento di tranquillità che però la Roma spezza al 27’ quando Dzeko scappa sulla linea del fuorigioco ma a tu per tu con Radu viene murato in uscita bassa dal portiere rumeno.

Il bosniaco decide che bisogna rifarsi e soli tre minuti dopo si inventa il gol del nuovo vantaggio: Dzeko riceve palla defilato e poi passa in mezzo a due uomini per calciare di destro sul palo lontano firmando il 2-1 giallorosso. Il gol porta nuova spinta ai ragazzi di Fonseca che al 34’ hanno due occasioni ghiotte: la prima è di Zaniolo che riceve in area e si gira in un fazzoletto ma il suo sinistro viene deviato in corner dal quale poi nasce l’altra occasione firmata Florenzi, ma il suo bel tiro viene respinto da una parata altrettanto bella di Radu. E proprio nel momento in cui la Roma sembrava essere in controllo il Genoa ritrova di nuovo il pari: Juan Jesus falcia in area di rigore Pinamonti e per Calvarese non ci sono dubbi e assegna il calcio di rigore. Dal dischetto va Criscito che calcia forte e rasoterra, Pau Lopez tocca ma non basta per evitare il 2-2.

L’inizio di ripresa è tale e quale l’inizio di primo tempo: la Roma spinge subito forte sull’acceleratore per provare a ritrovare il vantaggio che arriva al terzo della ripresa. Punizione dai 25 metri che Kolarov si prende il diritto di calciare e lo fa in maniera magistrale: sinistro che tocca la parte bassa della traversa ed entra per questione di millimetri, come segnala la Goal Line Technology. Di nuovo avanti i giallorossi che per circa mezz’ora decidono di impostare la partita sulla gestione su ritmi leggermente più bassi, complice anche la fatica che cresce minuto dopo minuto. Al 66’ Fonseca decide di togliere Juan Jesus, per provare a sistemare una linea difensiva che ha fatto fatica soprattutto dalla parte del brasiliano, ma l’ingresso di Mancini non sposta molto: la Roma infatti al 70’ si fa trovare clamorosamente scoperta e Ghiglione è bravo a pescare il movimento sul secondo palo di Kouamé che sorprende tutti e in tuffo di testa riprende di nuovo la Roma sul 3-3.

A dimenticarsi dell’undici genoano c’è sicuramente Florenzi che infatti al 78’ lascia il campo per il debutto di Zappacosta che ha clamorosamente l’ultima chance della partita ma non la capitalizza: bel tocco di prima di Dzeko per Pellegrini che mette dentro col sinistro, deviazione di Radu con i piedi e palla che capita sul dischetto del rigore dove arriva proprio il taglio di Zappacosta il quale però non riesce a girare in rete. All’Olimpico finisce 3-3.

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