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Milan, la presentazione di Giampaolo: "Obbligati a risultati importanti. Lo dice la storia di questo club"

Le parole del tecnico rossonero: "Sarà un percorso lungo con degli step da seguire. Devo parlare coi giocatori perché sono loro quelli che possono realizzare la mia idea di calcio".

Milan, la presentazione di Giampaolo: "Obbligati a risultati importanti. Lo dice la storia di questo club"
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Di Arianna Radice

.Questo pomeriggio c'è stato il primo incontro con la stampa per Marco Giampaolo, nuovo allenatore del Milan. Tantissimi i temi trattati, andiamo a sentire la conferenza stampa!

LA GRANDE CHANCE - "Sono felicissimo e motivatissimo di essere qui, di allenare il Milan, una società gloriosa, una storia importantissima. Il Milan per me è una grande opportunità".

POSTO MERITATO- "Penso che attraverso lavoro, ricerca, sacrificio io me la sia meritata, ora devo meritarmela sul campo. Non c'è mai una fine al percorso, il mio è stato di cadute e risalite. Una sottolineatura importante che mi ha fatto il club è che diffida da chi non ha mai sbagliato"

IL CONTATTO - "Stavo salpando quando ho ricevuto, è squillato il telefono e Paolo mi ha detto di venire a Milano. I miei amici sono partiti io ho preso il primo aereo e sono venuto qui".

DALLA SERIE C AL MILAN - "Cinque anni fa per ripartire sono partito dalla Serie C, una scelta che poteva chiudere la mia carriera professionistica da allenatore... Cinque anni dopo la chiamata di Paolo mi ha reso un uomo felice. Sono pronto a raccogliere questa sfida".

LO SLOGAN - "Lo slogan è testa alta e giocare a calcio... Mi piacciono giocatori motivati. Mi piacciono calciatori che vogliano essere ricordati per aver fatto qualcosa di importante. Il progetto è quello di offrire un calcio apprezzabile, chiaramente bisogna sostenerlo con risultati".

OBBIETTIVO - "Non parto dall'obiettivo finale, il Milan deve giocare per l'obiettivo massimo ma non parto dalla fine. Programmo per step. Il mio primo pensiero è domani, da domani penserò a parlare con i calciatori.. Il percorso è lungo ma io devo procedere un passo alla volta. L'insieme di questi step creeranno una visione".

IL NUOVO MILAN - "Penso che le grandi squadre debbano avere identità. Gli obiettivi sono tanti e il percorso lungo. Ho in testa tante cose e tanto lavoro...Bisogna migliorare la sintesi tra gol segnati e subiti, lo si fa attraverso i calciatori. Serve fare più gol e subirne di meno, anche questo è uno dei miei obiettivi".

GATTUSO "Le due volte che ci siamo incontrati, a Gattuso ho fatto i miei complimenti per la gestione dialettica della situazione. Si è sempre assunto le responsabilità in prima persona..Per questo l'ho elogiato".

LE ASPETTATIVE - "Io penso che non si possa giocare bene a calcio senza giocatori di qualità. Nessun allenatore può proporre un calcio apprezzabile senza qualità..Cercheremo di scegliere giocatori in grado di portare avanti la nostra idea di gioco".

POSSIBILI DIFFICOLTA' - "Allenare il Milan non capita tutti i giorni, bisogna essere orgogliosi. Dobbiamo costruire una squadre che non abbia paura di essere sè stessa. Servirà capire i calciatori, orientarsi, ma è una bella sfida".

IL MODULO - "Non partirò dal modulo ma delle caratteristiche dei calciatori. Sicuramente giocheremo con quattro dietro. Voglio fare valutazioni e sbagliare il meno possibile".