Il toto-allenatori in casa bianconera sta diventando un bel giochino dell'estate e a cui tutti partecipano, seppur la partenza di Allegri non è scontata. Il tecnico livornese è al capolinea, almeno nella testa dei tifosi, ma bisogna vedere cosa dirà Agnelli. I "contro" che interessano l'allenatore bianconero sono molti: il gioco della Juventus non esiste (seppur ieri sera qualcosa si è visto nel primo tempo), la dipendenza da CR7 è netta e sia Dybala che altri patiscono sembrano soffrire di un malumore crescente.
La Juventus ora è al varco: Allegri sì o no è il tema e il tanto atteso incontro tra Agnelli e il mister bianconero non è ancora in calendario. Allegri, a Sky ieri sera, ha detto che non sarà domani, eppure qui qualcosa deve muoversi. Il suo vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, anche dopo la sconfitta clamorosa ed inaspettata (anche se vanno riconosciuti i meriti agli olandesi) contro l'Ajax, ha fatto molto rumore. Ciò non toglie che il mister ha però raggiunto risultati inaspettati in tutti questi anni. In Italia non si poteva chiedere di meglio, salvo la TIM Cup quest'anno e due Supercoppe, in Europa la Juventus rimpiange però le due finali. Quest'anno, poi, la mancanza di passo e di aggressività ha pagato contro l'Ajax. Prima però di sparare ancora sul tecnico attualmente bianconero, bisogna capire il peso degli eventuali sostituti, senza scivolare nella fantasia.
L'eventuale toto allenatori va chiarito per bene: Conte è il sogno del ritorno del figliol prodigo, il capitano amato dai tifosi, ma l'Inter è in netto vantaggio e rimane il fatto che se l'obiettivo è vincere la Coppa dalle grandi orecchie non è l'uomo adatto (Galatasaray docet). Guardiola il nome che fa sognare il bel calcio, lo spettacolo e i gol, ma attenzione alla Champions del City di quest'anno e ai 20 milioni di ingaggio. Klopp, se lasciasse Liverpool, potrebbe essere la cattiveria e la fame per vincere, Pochettino la grande rivelazione e sorpresa, ma che meriterebbe di allenare un grande club come la Juventus.
Ci sono poi le ipotesi Mihajilovic o Simone Inzaghi. I due allenatori hanno si qualità sicuramente, ma non hanno esperienza per affrontare la Champions subito da protagonisti. Altre ipotesi, come Gasperini, sembrano piste da non seguire nemmeno, anche perchè il mister dell'Atalanta vorrà giocarsi la Champions con i bergamaschi giustamente, mentre ipotesi Sarri da escludere, per sue parole di fedeltà al Chelsea. Mourinho alla Juve, nonostante questo incontro fantomatico Mendes-Paratici, da escludere in maniera categorica, come il ritorno del CT francese Deschamps. Il punto rimane questo incontro tra Agnelli e Allegri e, solo in dopo quel momento, potremmo essere più chiari sul futuro della panchina bianconera, ma nessun elemento di certezza esiste realmente. Allegri potrebbe ancora guidare la squadra campione in carica meritatamente del nostro campionato.