
La Juventus compie un altro passo importante in questo inizio di stagione, espugnando lo Stadio Luigi Ferraris di Marassi grazie a un guizzo vincente di Dusan Vlahović al 73’. La rete, nata da un perfetto cross su calcio d’angolo di Filip Kostić, permette ai bianconeri di restare a punteggio pieno. Nonostante l’assenza di alcuni titolari e una serata tutt’altro che brillante, la “Vecchia Signora” ha dimostrato lucidità nei momenti clou, grazie anche all’atteggiamento tenace della retroguardia e a una provvidenziale parata di Michele Di Gregorio nel finale.
La gara scivola via su ritmi blandi nei primi minuti, con il Genoa aggressivo nel pressing e la Juventus impacciata nel fraseggio. I padroni di casa creano la prima chance con Ellertsson al 26’, il cui tiro trova il corpo di Joao Mário pronto a murare sulla linea. Dall’altra parte, Jonathan David spreca un’occasione clamorosa prima dell’intervallo, mentre Leali si rende protagonista nell’impedire l'1‑0 bianconero.
Nel secondo tempo, Igor Tudor opera cambi decisivi: dentro Kostić, Koopmeiners e Vlahović, una mossa che si rivela determinante. Undici minuti dopo il loro ingresso, Kostić pennella l’angolo sul primo palo e il centravanti serbo la butta dentro di testa con potenza, fissando l’1‑0 Black. Il Genoa non demorde: nel recupero Ekuban colpisce di forza, ma sembrava fuori; la vera occasione arriva a tempo scaduto, con Patrizio Masini che sfiora il gol del pareggio, ma trova solo la traversa. Di Gregorio salva tutto con un intervento miracoloso, negando il pareggio agli uomini di Vieira. Con questi tre punti, la Juventus rimane una delle quattro squadre con 6/6 nelle prime giornate, insieme a Napoli, Roma e Cremonese, mentre si prepara al derby d’Italia con fiducia temperata dalla necessità di migliorare nel gioco a partire dalla gestione del pressing alto avversario.
Un Vlahovic ritrovato?
Dusan Vlahović si sta prendendo la Juventus, un gol alla volta. Anche a Marassi, contro un Genoa tosto e ben messo in campo, il centravanti serbo è entrato dalla panchina e ha deciso la partita con una zuccata delle sue. Al 73’, su corner di Kostić, ha staccato di potenza sul primo palo e ha infilato Leali per l’1‑0 che ha regalato tre punti pesantissimi alla squadra di Tudor. Non male per uno che quest’estate sembrava vicino all’addio. Due gol in due giornate e, soprattutto, la sensazione che sia tornato il Vlahović che tutti si aspettavano.
La gara non è stata affatto semplice. Il Genoa ha giocato con grande intensità, pressando alto e mettendo spesso in difficoltà i bianconeri. Jonathan David ha avuto una clamorosa occasione nel primo tempo, ma ha sprecato. La Juve, invece, ha faticato a trovare spazi e ha dovuto aspettare l’ingresso dei big dalla panchina per cambiare marcia. Con Vlahović dentro, ma anche Kostić e Koopmeiners, la squadra ha iniziato a spingere e ha trovato il gol che ha sbloccato il match. Nel finale è servito anche un pizzico di fortuna: Di Gregorio ha salvato su Ekuban e Masini ha colpito una traversa che ancora trema. Ma il risultato non si discute: seconda vittoria in due partite, porta inviolata e vetta della classifica mantenuta. Tudor può sorridere, anche se c’è ancora molto da lavorare sul piano del gioco.
Intanto, mentre la squadra si prende i tre punti in campo, la dirigenza chiude le ultime mosse di mercato. La notizia del giorno è lo scambio che porterà via Nicolás González (direzione Atlético Madrid) e farà arrivare Edon Zhegrova dal Lille. L’argentino partirà in prestito con diritto di riscatto (che può diventare obbligo fino a 33 milioni), mentre il kosovaro costerà circa 20 milioni. Un’operazione rapida, mirata, e che permette alla Juve di aggiungere un esterno tecnico, veloce e molto abile nell’uno contro uno. Zhegrova ha il profilo giusto per allargare il gioco e dare a Tudor un’alternativa in più nel tridente offensivo. Insomma, tra campo e mercato, la Juve fa il pieno: sei punti in due partite, un Vlahović in grande forma, e un colpo offensivo in arrivo proprio allo scadere del mercato. Non si poteva chiedere di meglio.

