La Sampdoria è in vendita, anche se non in via ufficiale. Nelle ultime settimane si sono fatte costanti voci che vorrebbero la società di Corte Lambruschini prossima al cambio di proprietà. Il presidente Ferrero, a tal proposito, ha dimostrato di essere sempre estraneo a queste voci non trovandosi d'accordo con le notizie che uscivano, a cui ha fatto da eco anche l'avvocato Romei, il braccio destro dell'eccentrico presidente della Doria.
L'indiscrezione, che ha preso piede nella città della Lanterna, è quella che ci sarebbe, condizionale d'obbligo in questa fase, una trattativa tra Ferrero e la York Capital, la quale darebbe la squadra ligure all'indimenticato dieci dello scudetto Gianluca Vialli per 120 milioni, proposto come Presidente. Le smentite sono quelle di rito, lo stesso presidente Ferrero ha ribadito che se ci fossero davvero questi soldi la trattativa si potrebbe fare a stagione conclusa e senza mettere pressione all'ambiente.
A quello che risulta, Ferrero vorrebbe 150 milioni di euro per lasciare la guida della Sampdoria, ma questa cifra non è mai stata raggiunta, così come questi 120 milioni di stamattina come nuova offerta non sono mai stati confermati. La trattativa è parecchio delicata, il finale di stagione si avvicina e la squadra cerca un'Europa che sembra difficile, ma non impossibile e queste voci non fanno bene all'ambiente in generale, società e tifosi. Il pubblico di Marassi da tempo ormai contesta Ferrero per le scelta di mercato, soprattutto per le troppe cessioni estive (Zapata, Muriel o Torreira su tutti), ma sempre in maniera corretta e senza alzare toni.
Vialli come Mancini sono simboli imperituri di quell'orgoglio Samp, della squadra leggendaria e scudettata di Mantovani (presidente molto compianto dai tifosi). A questo proposito, il figlio di Paolo, Enrico Mantovani, a Radio24 è stato chiaro: "Non so se c'è la trattativa e l'interesse di questo fondo, ma ho sentito Gianluca sta bene e non nego ci sia in effetti qualcosa. Vialli non è uno che parte in quarta, se non è convinto dal progetto. E' difficile pensare a qualcosa di meglio rispetto a Gianluca come presidente della Sampdoria". Insomma, qualcosa si muove e nei prossimi mesi ne sapremo di più, ma per il momento la Sampdoria deve pensare al campo e al ritorno dalla sosta quando, a Marassi, arriverà il Milan di Gattuso, ferito dal derby perso.