Ripartire dalle belle prestazioni messe in campo contro Stati Uniti, Portogallo e Polonia. Compito non facile per l'Italia e per Roberto Mancini, chiamato a far innamorare di nuovo il popolo italiano dopo la delusione Mondiale targata Ventura. Le gare della UEFA Nations League hanno parzialmente promosso l'Italia, scesa in campo con un gruppo giovane e talentuoso e con la voglia di giocare all'attacco, controtendenza rispetto alla tradizione "catenacciara" del nostro modo di fare calcio. Per meglio prepararsi ai primi match di qualificazione per Euro 2020, contro Finlandia e Liechtenstein, Roberto Mancini ha convocato ben ventinove calciatori. Un gruppo foltissimo ma variegato, da cui attingere per costruire l'Italia che verrà. Bella e vincente.

Difficile dire chi giocherà sabato contro i finlandesi, ci sono però dei punti-cardine da cui Mancini probabilmente ripartirà. Dato per certo il 4-3-3, davanti a Donnarumma ci saranno quasi sicuramente Bonucci e Chiellini. Dubbi per il ruolo di terzino. A destra parte favorito Florenzi su Piccini, a sinistra il titolare è Biraghi ma occhio allo stato di forma di Spinazzola. A centrocampo potrebbe essere riprodotto il doppio play, con Jorginho al fianco di Verratti. Come terzo scalpita Barella. Il centrocampista del Cagliari è l'unico capace di coniugare difesa e attacco e darebbe equilibrio al reparto. Dubbi anche per l'attacco. Se Bernardeschi e Chiesa non hanno molta concorrenza, in avanti è lotta serrata tra Immobile e Quagliarella. Il secondo è favorito sul primo.

Oltre ai cosiddetti titolari, Mancini potrà però contare su tanti giovani vogliosi di stupire e dire la loro. Oltre ai vari Cristante, Romagnoli e Mancini, il CT azzurro dovrà valutare anche la condizione di Moise Kean e Nicolò Zaniolo. Il primo ha già esordito in maglia azzurra e vive un buon momento di forma, il secondo è una colonna portante della Roma ma non ha ancora vestito la casacca della Nazionale italiana. Non è da escludere che Mancini lo faccia esordire, soprattutto con il Liechtenstein, considerando anche i tanti minuti accumulati con la Roma. La giovane Italia ha tanti ragazzi vogliosi di dire la loro, con buona pace di Roberto Mancini.