Sassuolo-Sampdoria si prepara ad essere un gustosissimo anticipo di Serie A. Le due formazioni sono reduci da momenti non troppo brillanti e hanno voglia di rivalsa. I neroverdi hanno conquistato solo due punti nelle ultime cinque giornate, i blucerchiati sei. Comunque troppo pochi, per una rosa che vuole l'Europa League. Ecco che dunque la Sampdoria è chiamata a vincere in casa della creatura di De Zerbi. Un compito non facile, visto il trasformismo tattico dei neroverdi. Anche senza Boateng, infatti, De Zerbi ha saputo costruire un pacchetto offensivo che, seppur meno pungente, ha comunque fatto male a molte formazioni di A.

I padroni di casa dovrebbero scendere infatti in campo con il loro 4-3-fantasia. Nel tridente offensivo l'unico certo del posto è Berardi, che dovrebbe supportare il falso nueve Filip Djuricic. Al loro fianco scalpita Boga. L'ex calciatore della Sampdoria si gioca il posto con Babacar, fisicamente meglio attrezzato per duellare con i possenti centrali doriani. Più possibile dunque che Djuricic possa slittare a sinistra al posto di Boga, con quest'ultimo in panca a favore di Babacar. Poche sorprese negli altri ruoli. Davanti a Consigli, difesa a quattro composta da Lirola, Ferrari, Demiral e Peluso. Il centrale ex Alanyaspor si gioca la maglia con Magnani. A centrocampo, nessun dubbio: Locatelli e Duncan proteggeranno Sensi.

Un più equilibrato 4-3-1-2 per la Sampdoria. Un dubbio per reparto per Marco Giampaolo. Audero sorveglierà i pali, protetto da Andersen e Colley, in ballottaggio con Tonelli. Ai loro lati agiranno Bereszynski e Murru. La mediana non conosce cambi rispetto alle scorse gare: Albin Ekdal giocherà in mezzo per dare ordine e geometrie, spalleggiato da Linetty e Jakub Jankto. L'ex mezzala dell'Udinese si gioca una maglia con Defrel. Se l'ex di gara dovesse essere della partita, in mediana retrocederebbe Praet, dato inizialmente come trequartista. Al fianco di Quagliarella, in avanti, duello serrato tra Manolo Gabbiadini e appunto Defrel.

Intervenuto in conferenza stampa, Marco Giampaolo ha parlato innanzitutto del momento dei suoi: "La sconfitta di domenica scorsa poteva anche essere evitata. Il pareggio poteva anche essere più giusto. I numeri della gara sono buoni, nella contrapposizione fisica. La squadra non ha fatto male. Loro sono stati più bravi negli episodi più decisivi. La differenza fra noi e l'Atalanta, faccio l'esempio loro, è che i nerazzurri hanno acquisito, attraverso le gare in Europa, una certa consapevolezza nell'affrontare la partita. La Samp va alla ricerca della consapevolezza in partita. Bisogna lavorare su questo salto di qualità".

E sul Sassuolo: "E' una squadra forte. Ha giocatori forti che mi piacciono molto. Gente che sa dar del tu al pallone, ha ottime alterative e che gioca bene. E' una squadra che esprime un calcio ambizioso. E' una squadra di grande rispetto che ha fatto risultati importanti in questo campionato. Stimo molto De Zerbi, ha 40 anni e davanti a sé ha un futuro luminoso".

Ugualmente cauto De Zerbi: "Ci aspetta una partita dal coefficiente di difficoltà identico a quelle contro Napoli e Milan, perché la Sampdoria è una squadra molto organizzata, con delle individualità importanti. E' una gara difficile, che abbiamo preparato come le precedenti, vorremmo vincere, non sempre chi gioca meglio vince, ma alla lunga è giusto riscuotere quanto prodotto nelle ultime gare. Magari quando giocheremo meno bene, può essere che saremo premiati, ma spero di no, spero che lo saremo giocando allo stesso modo, magari anche meglio, facendo meno errori ed essendo più determinati in zona gol".

Infine, su Giampaolo: "Giampaolo lo stimo, è un amico, c'eravamo anche ripromessi di andare a cena ma non c'è mai tempo, quest'estate ci incontreremo perché per me, che sono più giovane di lui, è un allenatore dal quale prendere spunto, è da un po' che allena ed è riuscito ad evolversi nel tempo, cosa non usuale nel nostro mestiere".

Le ultime cinque sfide tra Sassuolo e Sampdoria hanno sorriso principalmente ai neroverdi. Se analizziamo inoltre le sole sfide in Emilia, ecco che la bilancia tende ancor più a favore dei padroni di casa. L'ultimo successo per la Sampdoria è datato addirittura 2014. Sansone aprì le danze, Longhi pareggiò. Decisivo fu l'1-2 di Okaka. In quella stagione si salvarono entrambe le formazioni. Nella scorsa stagione, invece, la sfida venne decisa dalla marcatura vincente di Matteo Politano. La Sampdoria vuole però invertire questo trend negativo per continuare a sognare un posto in Europa League.