La partita in casa contro il Chievo è stata l’ennesima prova di forza della Juventus. La cosa più sorprendete è stata vedere la squadra adattarsi all’ennesimo modulo disegnato dall’allenatore toscano. Dybala che fa il centrocampista (a volte anche l’incontrista), Bernardeschi la mezz’ala ed Emre Can diventa goleador.
Fino ad ora, Massimiliano Allegri non ha sbagliato praticamente nulla. Sa gestire il gruppo meglio di chiunque altro e sa perfettamente quando lanciare e rilanciare giocatori.
Vi elenchiamo qui i suoi tre capolavori tattici di quest’anno. Quelli che potranno dare ai bianconeri quella marcia in più per ambire alla coppa dalle grandi orecchie.
Il primo è indubbiamente Paulo Dybala. Non replicherà sicuramente, a livello di realizzazioni, la stagione dello scorso anno. IL ruolo che gli ha cucito Max, dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, è tutt’altro che quello di mezza punta. Serviva un collante tra centrocampo e attacco e chi, meglio di Paulo, può rivestire quel ruolo. Poi, se aiuta anche in fase difensiva, tutto di guadagnato. E chi se ne importa se non segnerà tanto. Le sue giocate valgono il prezzo del biglietto e chissà che non stia diventando uomo champions. Le reti in Europa sono 5 in altrettante partite. Per concludere, riguardatevi la maggior parte dei goal della Juve e noterete che la maggior parte sono frutto del suo piede sinistro.
Il secondo si chiama Federico Bernardeschi e di ruolo faceva l’esterno. In mezzo al campo serve tecnica. E allora, oltre a Dybala, perché non Federico? Mancini gli fa fare il falso nuove, Max gli chiede anche di tornare in difesa. E Berna cosa fa? Si adatta ad entrambi. È il prototipo di calciatore moderno, con la “C” maiuscola. Il suo sinistro è illuminante e non è più discontinuo come lo scorso anno. Molti dei meriti vanno all’allenatore toscano che lo ha aspettato e ora se lo coccola.
Il terzo ed ultimo, è Rodrigo Bentancur. Lo scorso anno è stato utilizzato raramente e in partite da poco conto. Il mondiale di quest’estate lo ha consacrato ad alti livelli e l’inizio di stagione con la Juve lo ha inscritto nei 10 giovani centrocampisti più promettenti. È un mix tra Khedira e Matuidi, due veterani da cui sta imparando molto. Non ha i piedi di Pjanic ma ha una costanza e una continuità che alla sua età si vedono raramente. Max gli ha insegnato a fare anche il mediano, come fece anche con Claudio Marchisio. Ora è ambito da mezz’Europa ma la Juve vuole blindarlo al più presto.
Nella lista manca all’appello Mario Mandzuckic semplicemente perché ormai è un anno che fa l’esterno ed il senso del goal lo ha sempre avuto, dagli anni del Wolsfurg.
Oltre ad avere un giocatore di un altro pianeta qual’è Cristiano Ronaldo, la società bianconera può vantare uno degli allenatori migliori al mondo. Poi certo, con giocatori di un certo calibro è tutto più facile.