Ennesima prova di forza della Juventus. La formazione bianconera conquista la sua ottava Supercoppa battendo il Milan per una rete a zero. Decide un goal di Cristiano Ronaldo, bravo a svettare di testa e a capitalizzare un assist millimetrico di Miralem Pjanic. Circondati da migliaia di tifosi che hanno colorato al meglio il King Abdullah Sports City Stadium di Jeddah, le due formazioni hanno dato vita a uno spettacolo tutto sommato non bellissimo. Ai punti avrebbe comunque vinto la Juventus, il Milan ha però avuto la forza di tenere in bilico la sfida fino alla fine, rischiando addirittura il colpaccio al 48' con Cutrone. Il bomber rossonero, preferito all'influenzato Higuain, ha infatti spaventato Szczesny con una conclusione terrificante, fermata solo dalla traversa. Chissà cosa sarebbe successo, in caso di goal.
Scesa in campo con il solito e fluido 4-3-3, la Juventus ha inizialmente subito il pressing aggressivo del Milan. Poco male, per i palleggiatori bianconeri, pronti a misurare gli avversari e a pungerli già al quarto di gioco. Il primo lampo arriva dal mancino di Douglas Costa, il cui tiro a giro sibila alla destra di Gigio Donnarumma. La partita non è vibrante, si gioca molto a centrocampo e sui contrasti. Il Milan la butta sulla compattezza e su un 4-5-1 che impedisce ai bianconeri di trovare gli spazi. Calhanoglu e Castillejo ripiegano spesso, Alex Sandro e Joao Cancelo faticano e non poco ad allungarsi. Al ventesimo, però, l'ex Inter riesce a sfondare, non trovando però il goal. Altra conclusione diagonale, altro tiro fuori dallo specchio. Il primo tempo si conclude senza altre particolari emozioni. Il Milan di Gattuso assolve bene il compito di frenare i bianconeri.
Un compito che continua per buona parte del secondo tempo. La Juventus fatica a trovare spazi e sbaglia molto in fase di palleggio facendo infuriare Massimiliano Allegri. I bianconeri, complice anche il caldo e una tenuta tattica del Milan molto positiva, mancano di quel plus in più per colpire. Douglas Costa non dà quello scatto in più, Ronaldo spesso è isolato, Dybala non pervenuto. Per sbloccare la sfida serve la giocata del singolo, che si concretizza all'ora di gioco. A mettere in scacco i rossoneri ci pensa Miralem Pjanic, bravissimo a servire Cristiano Ronaldo con un suggerimento perfetto a scavalcare la difesa. E' questa la differenza tra Juventus e Milan, una differenza che Gattuso ha provato a colmare con l'aggressività. Mentre i rossoneri non hanno avuto molte alternative, la Juventus ha pescato senza fretta la carta giusta dal proprio mazzo.
Dopo l'1-0 e a causa anche del rosso a Kessié, la gara si assesta sui binari della tranquillità. La Juventus controlla e palleggia molto, senza fretta. Come ci ha ormai insegnato, Massimiliano Allegri non chiama i suoi a alzare i giri del proprio motore. Il tecnico bianconero preferisce centellinare le forze, costretto anche a qualche cambio forzato viste le botte rimediate da Rodrigo Bentancur e Douglas Costa. Con Pjanic ammonito a squalificato in campionato, il recupero dell'uruguayano dovrà essere prioritario. Note leggermente diverse ma stesso spartito, dunque, per la Juventus. I bianconeri hanno impressionato per la loro solidità difensiva, andando a vincere senza affanno. Contro avversari più di spessore bisognerà dare qualcosa in più, ma questa rosa si conferma adatta a affrontare e battere ogni tipo di avversario. Per ora può bastare così. Ci sarà tempo per tornare al top della forma.