E' ufficiale la crisi del Milan che ieri ha perso 1-0 contro la Fiorentina. Nelle ultime quattro partite tra campionato ed Europa League, i rossoneri hanno raccolto due pareggi e due sconfitte. Ora Gattuso è tornato in discussione dopo i due punti rimediati nelle ultime tre di campionato e l’eliminazione dall'Europa League con il Diavolo che è scivolato i rossoneri al quinto posto in classifica.

LA PARTITA: COLPE ANCHE DI GATTUSO

In una gara in completa emergenza, i rossoneri hanno fatto quello che dovevano, ma sono stati sfortunati visto che Chiesa ha fatto solo quel tiro in porta. Anzi il Diavolo ha sprecato almeno tre palle gol ed ha oggettivamente giocato meglio della Fiorentina. 

Dicevamo completa emergenza: il Milan sta giocando ormai da un paio di mesi senza i due terzi del centrocampo titolare. Ieri pomeriggio addirittura non cerano ne Kessie e ne Bakayoko.  Nonostante questo i rossoneri hanno tenuto, o meglio fino a quando José Mauri (uno dei migliori) ce l'ha fatta. L'Italo argentino verso il 60esimo ha lasciato il campo per crampi e Gattuso, al posto di inserire Montolivo, ha messo Cutrone e Laxalt (passando al 4-4-2).  Errore fatale.

Questo Milan non sa proprio reagire: non ha gioco e ne grinta, il passo indietro è evidente.  A Bologna c’era stato solo un tiro in porta segno che questa squadra non sa più far male in zona offensiva. Dopo due pareggi consecutivi, ieri è riuscito a fare addirittura peggio contro la Fiorentina. Per non contare la stagione negativa vissuta finora da Hakan Calhanoglu e di Gonzalo Higuaìn.

“I numeri dicono che siamo in crisi. Da 20 giorni a questa parte sta facendo fatica a impensierire le squadre avversarie”.

Questo Milan sta vivendo uno dei peggiori momenti degli ultimi anni, il primo sotto la gestione Gattuso. Ora i rossoneri saranno impegnati   mercoledì a Frosinone e sabato contro la SPAL dove dovrà vincere entrambe le partite e altrimenti sarà congedato Ringhio.