Cosa sarebbe successo se Sirigu non si fosse fatto male? E se Zaza non avesse di fatto costretto Ichazo al fallo di rigore su Mandzukic a causa di un retropassaggio scellerato? Domande giustissime, considerando come si è svolto l'ultimo Derby della Mole tra Torino e Juventus. Una partita tiratissima, più del previsto, con i granata di Mazzarri compatti e aggressivi dall'inizio alla fine. I bianconeri di Allegri sono invece apparsi meno pimpanti rispetto a quanto visto a inizio stagione. Una flessione inevitabile dopo un anno di fatiche sportive e qualche infortunio di troppo, soprattutto a centrocampo. Una flessione che non ha però impedito alla Juventus di vincere la quindicesima gara su sedici in campionato grazie ad un rigore di Cristiano Ronaldo.
Scesa in campo con il solito 4-3-1-2 e con Emre Can in mezzo, la Juventus capisce subito che la sfida non potrà essere una passeggiata. Il 3-5-2 disegnato da Mazzarri rende davvero difficile il palleggio bianconero, complice anche l'eccezionale condizione fisica del Torino. I padroni di casa corrono dall'inizio alla fine, creano sicuramente poco in avanti ma non si arroccano dietro. La Juventus è sicuramente veemente ma non aggressiva, il Toro riesce a distendersi bene grazie all'eccezionale lavoro di Andrea Belotti. Il Gallo regge praticamente da solo il confronto con il duo Bonucci-Chiellini, per contro Mandzukic e Cristiano Ronaldo non riescono a bucare. Il portoghese galleggia sulla trequarti silenzioso, i suoi tocchi di fino non riescono a creare molto. Lo squillo al quarto d'ora è però un tiro al volo di rara fattura, potente quanto basta per costringere Sirigu al miracolo e a chiedere il cambio per riacutizzarsi di un dolore alla schiena.
Dopo un primo tempo molto equilibrato, la seconda frazione registra una Juventus più pimpante. Non è la solita Juventus e si vede, i bianconeri riescono comunque a salire in cattedra e, da campioni quali sono, approfittano dell'unico black-out mentale granata. Al 69' Zaza passa indietro verso Ichazo. Il passaggio dell'attaccante è lento e Mandzukic ci si avventa come un falco, costringendo il portiere uruguayano all'uscita scellerata. Dal penalty, Ronaldo non sbaglia ed esulta in maniera leggermente polemica, toccando Ichazo con una spallata. Sintomo di una pressione che anche gli alieni subiscono. La sfida scivola via senza troppe emozioni, la Juventus vince anche non convincendo.
Ciò che impressiona nei bianconeri, al di là dei punti conquistati, è la capacità di non crollare. In campionato, la Juventus non ha mai sofferto veramente, rischiando solo contro il Napoli e solo finché Cristiano Ronaldo non ha scelto di cominciare a giocare. Difficile che la corazzata di Allegri conosca freni, di sicuro l'esame vero ci sarà a febbraio, quando campionato e Champions League entreranno nel vivo. E se la Juventus dovesse arrivarci almeno con otto punti di distanza, per le inseguitrici sarà veramente difficile spodestare la regina in bianco e nero.